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SCHRAMM regia di Jörg Buttgereit

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76eric     8 / 10  28/07/2010 21:01:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sicuramente il film più introspettivo e maturo del visionario regista tedesco.
Lo vedo inoltre, tenendo ben presente comunque di ciò di cui parla, come una netta presa di posizione di denuncia nei confronti dello Stato, che dimentica l' esistenza di persone ai margini della società, condannate a vivere giorno per giorno un' esistenza anonima per cui priva di qualsiasi dignità.
Argomento scottante vista anche la difficile situazione attuale.
Sempre rimanendo nel tema che lo contraddistingue, Buttgerheit esamina ciò che è stato della vita, o meglio i pensieri di un killer seriale prima di morire.
Come dicevo oltre alle immagini più "forti" ( necrofil*a accennata, e un fantasioso, ma non troppo, modo di autolesionarsi le parti intime, per fare degli esempi) assistiamo alla routine del protagonista, quasi estraneo alla socialità, se si eccettua il rapporto di amicizia (?) con la vicina di casa, che di mestiere fa l' entreneuse.
Il tutto accompagnato da una regia documentaristica migliore e da una fotografia che, anche se simile alle precedenti opere, nel complesso determina immagini meno sgranate.
Ottime, ed anche questo è un habituè del regista, le musiche che accompagnano l' evolversi delle vicende, soprattutto nei pensieri di Lothar.
Il finale con la morte accidentale del protagonista, m' ha fatto venire alla mente un pochino ciò che Laugier ci ha fatto assistere con la trasfigurazione della bella Morjana Alaoui nel (buon film) Martyrs.
Ma il brutto ed inquietante a cui assiste Lothar è totalmente diverso da quello che Anna sussurra nell' orecchio di Mademoiselle ( che provocherà la shockkante reazione di quest' ultima).
Tornando al film, anche qui per il sottoscritto una visione è più che sufficiente in quanto, lontano anni luce dall' essere un' opera mainstream, funge anche da pro-depressivo.
Ci vuole più ottimismo..........
Il migliore di Buttgerheit