kowalsky 7½ / 10 16/01/2015 02:37:37 » Rispondi Con uno stile univoco ma poco "europeo" che fa pensare a Polansky e a Cronenberg, Saverio Costanzo si rivela e conferma uno dei pochi cineasti italiani che "osano" al di la' di certi eccessi formali. Il suo limite e' quello di cedere a un'epilogo francamente un po' forzato, e di avere un interprete maschile, Coppa Volpi a parte, non all'alterra della parte. Ma tutto il suo film, quasi un thriller sulla "purezza" del Regime alimentare, e' coinvolgente e doloroso, affascinante e alienante al tempo stesso. E' un lavoro di buona qualita' che disturba, spiazza, atterisce. E la Mina di Alba Rohrwacher una figura materna inquietante, fragile, indimenticabile