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UN PICCIONE SEDUTO SU UN RAMO RIFLETTE SULL'ESISTENZA regia di Roy Andersson

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Invia una mail all'autore del commento emans     4 / 10  15/09/2015 15:55:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il regista sceglie di raccontare alcune esistenze prive di "vita" facendo trasparire questa nullita' attraverso lo schermo. Certamente la scelta di girare tutto un film di 100 minuti con questo grigiore appesantisce la visione che diventa snervante gia' dopo la prima mezz'ora.
Quindi perche' apprezzare questo film? Per lo stile con cui è girato? Puo' passare ma sicuramente per poco tempo.
Non trovo altri motivi di merito sinceramente.
La giuria di Venezia gli ha assegnato il leono d'oro nel 2014. O perche' ha voluto dimostrare di capire di cinema per aver premiato un film sperimentale o perche' le alternative erano peggiori di questo...
Insopportabile