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JADE regia di William Friedkin

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Ciumi     7 / 10  28/06/2010 09:36:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nella prima scena (un po' tra "L'anno scorso a Marienbad " e " Eyes wide shut ") la telecamera entra in una villa come durante un cerimoniale, ma quasi nulla è chiaramente visibile di ciò che accade, se non uno straripare di sangue.
C'è forse un manierismo eccessivo in scene come questa.
Tuttavia, ho sempre riconosciuto a Friedkin un interessante taglio asciutto e realistico nella realizzazione dei suoi noir/polizieschi, che non abbandona mai, neanche quando come in questo caso la vicenda s'incardina sul mistero, né durante quei periodi in cui viene a prevalere l'azione.

Il regista non priva il suo film dello spettacolo o dell'atmosfera, ma priva il suo spettacolo e la sua atmosfera di vigoria, d'entusiasmo, e di una banale suspense.

La lunga sequenza dell'inseguimento è anzi molto bella. Dall'impeto maschio della corsa, si passa all'impantanamento nella via del carnevale cinese, per poi accelerarsi nuovamente e infine giungere a un definitivo stallo nel degrado delle periferie.

Potenza e impotenza, tutta la pellicola sembra passare per questo rapporto, in un gioco pessimistico che carica i potenti d'una pulsione erotica virile, perversa e primitiva, sadica, quasi occulta dietro il lusso: e di là una donna e l'impotenza, forse anche sessuale, dell'uomo onesto e comune.

Non avendo visto “Basic instinct” non posso stabilire un termine di paragone con questo, ma il film di Friedkin in sé non m'è parso poi così brutto. C’è di molto peggio.