Zanibo 5 / 10 26/05/2015 04:41:33 » Rispondi Il film all'inizio e` da 7 1/2: molto belle le immagini e molto intrigante l'atmosfera. Per certi aspetti ricorda molto L'esercito delle 12 scimmie.
Anche gli attori sono molto convincenti.
Pero` poi la trama mostra delle lacune evidenti, e i trucchi stilistici ripetuti lo fanno assomigliare piu` ad una brutta copia di Lost, che ad un film veramente ispirato.
Peccato perche` gli attori erano veramente all'altezza, e lo stile "sporco" messicano e` una ventata di novita` rispetto ai film d'azione americani fatti con lo stampino.
Si inizia nel presentare una societa` dove basta passare un portone per venire identificati, ma poi il dottore gira mezza citta` praticamente indisturbato e a nessuno viene in mente di controllare nelle case a sua disposizione. E fin qua ci sta, dato che se no sarebbe stato difficile scrivere la sceneggiatura.
Pero` non e` accettabile che il "dottore cattivo", quello a cui hanno ucciso le figlie, mandi i suoi sicari a sparare a diverse persone a caso nell'ospedale, per recuperare l'assassino delle sue figlie, e che poi tiri fuori un discorso da filantropo con il dottore, a cui ha ucciso il suo miglio amico, dicendo che ha agito per fare del bene alla scienza e vendicare le sue figlie.
Poi il professore cattivo all'improvviso si inventa l'omicidio guidato per salvare la vita al dottore buono, quando in realta` aveva moglie, collaboratrice e assassino delle sue figlie gia` in suo pugno e sotto controllo, con relativo file compromettente. Tante` che non esita a far assassinare la migliore amica del dottore buono per imbastire la sceneggiata.
E poi mi sfugge il motivo per cui bisogna uccidere una persona per poi riportarla in vita con un trapianto, per far progredire la scienza. Che esperimento scientifico e`?
Diciamo che il film ha preso il volo dalla realta` dal momento in cui e` intervenuto il commando ad assaltare l'ospedale, manco fosse un fortino da espugnare. Bastavano degli agenti in borghese magari travestiti da dottore, e/o una qualche azione diversiva... ma anche il colloquio in carcere era surreale: si poteva parlare liberamente, senza paura delle cimici, ma non si poteva far vedere la foto dell'evaso.