pat3 7½ / 10 11/08/2009 14:49:18 » Rispondi Mosca anni '80, un anziano inglese malato e paralitico decide di concedere un'intervista ad una giornalista americana. l'uomo in questione è una vecchia spia del kgb che decide di raccontare i motivi che lo hanno spinto a tradire il suo Paese scegliendo appunto un "Altro Paese" con un lunghissimo flashback l'ex spia racconta la propria giovinezza in un esclusivo college inglese degli anni trenta (il racconto si dipana tutto nell'arco di un solo anno, il 1932), la propria omosessualità, l'ottusità della società dell'epoca e l'isolamento patito in famiglia perchè "diverso". E' nella descrizione del college, un ambiente esclusivo, rigido e formale dove l'opportunismo, l'ipocrisia, le prevaricazioni, le gerarchie e l'omosessualità regnano sovrani e di un miscuglio strano e affascinante di dandysmo ma anche repressione, di partite di cricket e ribellione, di conversazioni appassionate e punizioni corporali che il film, patinato e privo di forza e che sembra non trovare spazio nemmeno per un erotismo più esplicito, trova i suoi momenti più belli. questi motivi uniti a un'atmosfera carica di suggestioni, una seducente e bellissima fotografia, interpretazioni eccellenti da parte di tutto il cast, mi hanno fatto apprezzare la visione