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TORNERANNO I PRATI regia di Ermanno Olmi

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The Gaunt     7 / 10  11/11/2014 19:10:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Potrebbe per assonanza ricordare Uomini contro di Rosi, ma a differenza del regista napoletano non entra in una dimensione politica di lotta di classe. A differenza di Kubrick gli ordini assurdi e criminali provengono da uomini che rimangono senza volto, pasciuti e lontani dalla rigidità invernale delle trincee. Togliendo qualcosa, i modelli a cui si ispira Olmi sembrano questi. La vita di trincea descritta da Olmi dominata da un paesaggio spettrale, ai limiti dell'irreale, è più uno stato d'animo che emerge nelle sue varietà emotive da parte di un manipolo di uomini mandati al massacro, debilitati dal freddo e dalle malattie, mortalmente soli e abbandonati. Decimati da un nemico che li martella con cecchini e mortai e da un comando che pretende l'obbedienza ad ordini assurdi, questi uomini sognano, aspettano con ansia lettere che non arrivernno mai, cercano di mantenere la loro dignità di esseri umani in un contesto disumano. Cinquantanni dopo Olmi stesso disseppellirà i ricordi mortali di quegli uomini e di quelle battaglie ne I recuperanti, quando torneranno i prati, quasi a chiudere un cerchio. Non è un Olmi ai suoi massimi livelli. Dentro una cornice visiva e scenografica di ottimo livello, paga eccessivamente i modelli sopra citati pur cercando di sfuggire più o meno inconsciamente agli stessi. Però va detto che ci sono momenti molto belli e toccanti e di questo bisogna darne atto.