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SILS MARIA regia di Olivier Assayas

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Light-Alex     8 / 10  01/06/2015 16:49:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi aspettavo un bel lavoro dal trailer e da recensioni lette, non sono stato deluso, e devo dire che il risultato è stato differente da come me lo aspettassi.
Sicuramente è un film di difficile lettura, molto teatrale per vari motivi: parla di teatro, parla di attori e lo fa servendosi dei mezzi del teatro ovvero tramite dialoghi, lunghi complessi, ambigui e tramite interpretazioni intense dei protagonisti. E' teatrale infine perché chiede allo spettatore di mettere in gioco la sua interiorità per tirare fuori un lettura del film, dato che una unica non credo si possa definire.
Non si può definire per la quantità di tematiche e personaggi che vengono toccati nel film, ma poi dimenticati o per meglio dire superati. Per la quantità di volte in cui il tema del film viene scomposto e ricomposto all'interno del film stesso, anche in maniera imprevedibile, che ci fa capire che sta alla sensibilità di ognuno trovare la giusta lettura.

E' un film di certo sul tempo che passa e sulla decadenza. Ciò che sta morendo guarda a ciò che sboccia. Il centro dell'attenzione è sempre lì, anche se ogni tanto il film vuole dare dei suggerimenti su cosa attira il giovane verso la maturità (ambizione, ammirazione, senso di riconoscimento…).
Per larghi tratti del film sembra di avere un'esaltazione della giovinezza, potente, sprezzante, che tutto può al contrario di una vecchiaia debole, smarrita, vulnerabile.
Ma il finale per me ridà ampia dignità alla figura di Helena e di Maria, che si svela umana e cosciente, maturata infine ma dignitosa, mentre la potente e feroce Sigrid o Jo-Ann appare vuota, egoista e arrivista, incosciente.
O forse l'ho letto così perché comincio a sentirmi più vicino a Helena che a Sigfrid.

Per il resto fotografia bellissima dei paesaggi alpini, cast molto in palla: una Juliette Binoche che penso avrà avuto non poco tribolamento a recitare una sorta di sé stessa in crisi interiore, una Kristen Stewart che si afferma lentamente come attrice degna di fiducia anche in film non commerciali, la Moretz ha poco spazio ma fa vedere le potenzialità.