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INTERSTELLAR regia di Christopher Nolan

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junior86     7 / 10  20/10/2015 17:18:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quanto sentii la notizia dell'arrivo del film, anni fa, ebbi un colpo al cuore : Nolan + fantascienza = capolavoro annunciato!
La data tanto attesa arrivò e la sera che sedetti sulla poltrona del cinema ero pronto a gustarmi il nuovo lavoro di uno dei miei registi preferiti. Finito il film, uscito dal cinema mi sentivo come smarrito. Ora, a distanza di quasi un anno, me lo sono riguardato per la seconda volta e sono pronto a commentarlo.

Dicevo smarrito perché non me l'aspettavo così. Sembra un Nolan segato a metà. Questa volta ha voluto osare, e come ogni regista che osa andando oltre i propri limiti e cercando di conquistare più pubblico si rischia di inciampare...
I film di Nolan sono tutti caratterizzati da un profondo coinvolgimento narrativo dall'inizio alla fine che si sposa alla perfezione con la sceneggiatura, recitazione, colonna sonora, effetti sonori e fotografia. In Interstellar questo legame fra i vari fattori secondo me viene a mancare. Sia ben chiaro, è un bel film, ma non sembra lui a dirigerlo.

Pure le musiche del bravo Hans Zimmer non mi sono sembrate il top, anche se è vero che in sto caso ha usato un nuovo stile utilizzando quasi e sempre l'organo anziché i vari suoni bassi-elettronici che si sentono in Inception e nel film di Batman.

Sinceramente non mi spiego il budget altissimo, sicuramente non l'hanno speso principalmente nella realizzazione dei modellini delle astronavi perché, sinceramente, anche l'astronave di 2001 Odissea nello spazio li supera. C'è qualche notevole effetto speciale, ma niente di che. La città che si piega in due come un libro in Inception mi è piaciuta molto di più di tutti gli effetti speciali messi insieme in Interstellar.
Aggiungo anche che il personaggio di Matt Damon è stato caratterizzato male e secondo me ha rovinato ancora di più la narrazione.

Perché 7?
Perché alla fine dei conti è un film piacevole da guardare, recitazione ottima e bella storia, seppur molto fantascientifica.
Molto bello il concetto di tempo, quasi impossibile da immaginare, anche se il nero rimasto sull'astronave 23 anni l'avrei truccato un po' più vecchio, e non sembrava minimamente impazzito dopo così tanta solitudine in mezzo al nulla, in un altra galassia per giunta. Anche se sei addestrato per sopravvivere nello spazio per decenni con pochi individui (come si stanno addestrando alcune persone per la missione su Marte che chissà quando si farà), chiunque impazzirebbe nel restare da solo per così tanto tempo.

Comunque mi fa piacere che il genere fantascienza continui a proseguire, perché ormai si rischia sempre e solo di cadere nel banale.
Avrei evitato il finale in stile Disney e l' "Eureka!! della dott.ssa Cooper