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INTERSTELLAR regia di Christopher Nolan

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Federico     10 / 10  25/04/2015 11:41:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In questo caso il mio voto non è relativo alla qualità e all'importanza del film (ho letto alcuni commenti bellissimi ai quali non saprei proprio cosa aggiungere) ma è un infinito Grazie a un film di cui mi sono letteralmente innamorato. Grazie a Nolan che con i suoi film ha toccato temi misteriosi e proprio per questo in grado di fare sognare. Quindi film come "the prestige", "inception" e "interstellar" hanno, aldilà dei difetti presenti in ogni elemento terreno, un fascino irresistibile. I tre film che ho citato sono quelli che amo maggiormente di Nolan e in cui trovo diverse similitudini tanto da farmela vedere come una sorta di trilogia in cui il regista affronta temi fondamentali di cui spesso, ahimè, l'uomo di dimentica quando diventa adulto. Quale bambino non è rimasto incantato davanti a numeri di illusionismo, davanti al cielo stellato o magari sorpreso e incuriosito da quel mistero che è il mondo dei sogni.
Interstellar è un film che quindi non mi interessa giudicare con razionalità né tantomeno metterlo in paragone con capolavori più o meno datati. Sarebbe una cosa assurda come paragonare un grande amore di oggi con un grande amore del passato.
Devo dire che ho visto decine e decine di ore di documentari in materia di nascita dell'universo, galassie, buchi neri, relatività, possibili forme di vita su altri pianeti ecc ecc. e con questo film si chiude un po' il cerchio perché viene aggiunto calore in un mondo altrimenti freddo come quello dell'universo.
Il film, come detto, contiene delle inesattezze (un pianeta a ridosso di un buco nero che sappiamo avere una forza di attrazione alla quale nulla, neppure la luce, riesce a sfuggire) ma sono funzionali alla storia che Nolan ci vuole raccontare. Se poi uno vuole un documentario se ne vada a guardare uno delle decine che si trovano senza faticare troppo.
Gli attori sono straordinari, da McConaughey (da un po' di tempo in stato di grazia) a una meravigliosa Hathaway in parte e che riesce a rendere perfetto il senso della solitudine nella fantastica scena finale. Unica riserva sulla parte con Matt Damon che ho trovato, alla prima visione, persino fastidiosa. Credo sia dovuto al fatto che possiamo andare (almeno nella finzione) a distanze inimmaginabili ma certi vizi umani ce li portiamo dietro. E ci svegliamo da questo fantastico sogno.