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INTERSTELLAR regia di Christopher Nolan

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ferro84     9 / 10  15/11/2014 17:09:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Attesissimo ritorno al cinema "vero" di Christopher Nolan che finalmente lascia la fascinosa calzamaglia di Batman ( ma pur sempre una calzamaglia) per dedicarsi a quel cinema d'autore che solo Hollywood e i suoi pochi uomini giusti, riesce a coniugare con le esigenze del mainstream.

Interstellar può essere visto come un ideale continuo di Inception, quest'ultimo infatti era un viaggio sulla relatività soggettiva della percezione del tempo mentre Interstellar ci parla della relatività oggettiva Eisteniana.
Nolan sembra essere quasi ossessionato dal tempo e dai ricordi e cerca di costruire un grande film epico di fantascienza che riesca ad essere maggiormente aderente alla realtà scientifica.
Il rischio Prometheus era dietro l'angolo e non si può dire che il film riesca a filare scientificamente ma ci riesce dal punto di vista narrativo.
I detrattori dalla penna rossa hanno, giustamente , sottolineato una debolissima parte iniziale, denunciando come non solo il discorso scientifico mostrasse spesso il fianco ma anche la semplice plausibilità dei personaggi e della storia.

Andando con ordine Cooper è un padre di famiglia vedovo che cresce con l'aiuto del suocero i suoi due figli. Un giorno, tramite misteriosi segnali "esterni" captati dalla figlia, viene a conoscenza di un luogo segreto nel quale si è rifugiata la Nasa per condurre l'ultimo esperimento, ultimo tentativo di salvare l'umanità che nel frattempo è alle prese con una terribile piaga che sta distruggendo la vita vegetale sulla terra.
In questa fase iniziale Nolan si lascia prendere un pò la mano e dopo una lunga introduzione sui protagonisti, nel giro di cinque minuti Copper scopre la base Nasa e si trova a viaggiare in un'altra dimensione. Visto la durata fiume del film è palese che si siano dovute fare scelte in fase di montaggio e soprattutto la fase iniziale risente di un brutto montaggio e di tagli pesanti. Effettivamente emergono delle ingenuità veramente palesi, segno che Nolan ha preferito "sacrificare" la parte più squisitamente narrativa per non incorrere nel rischio di tagliare alcune scene nella seconda parte più "tecnica" mettendo a rischio la plausibilità scientifica del tutto.

La seconda parte è quella del viaggio e della scoperta dei nuovi pianeti, Nolan gioca molto su tutti i clichè del genere, dice di ispirarsi al 2001 di Kubrick ma in realtà Interstellar è una versione matura di Contact di Zemeski.
Sempre i detrattori dalla penna rossa sottolineano alcune ingenuità scientifiche, se da un lato sono comprensibili visto la complessità dell'argomento, dall'altro non sono palesi per uno spettatore di media cultura e comunque non riguardano mai aspetti fondamentali della trama, per questo motivo non meritano di essere rilevati se non per un discorso squisitamente dialettico.

E' evidente che nel momento in cui ci si incammina in un discorso così complesso è difficilissimo riuscire a trovare una coerenza narrativa al 100% e quindi Nolan non solo è perdonato ma addirittura elogiato. Veramente crediamo che l'improvvisa virata filosofica dei vari Kubrick o Tarkovskij sia stata dovuta solo a scelte squisitamente artistiche e non anche a difficoltà di sceneggiatura? Nolan ha il coraggio di entrare in quel buco nero, ha il coraggio mostrarci un mondo di dimensioni diverse, prova senza abbandonarsi a visioni o presenze oniriche, di rimanere nel piano della realtà e facendolo presenta allo spettatore una realtà inedita, mai pensata, una realtà veramente fantascientifica.

Il coraggio di osare dove nessuno ha osato, di rimanere nella scienza senza abbandonarsi alla metafora fanno questo film coraggioso e straordinario, in un puzzle che non ha la perfezione di Inception ma dove comunque tutto combacia ed anche se manca qualche tassello è difficile notarlo a colpo d'occhio.
Solo due aspetti restano abbastanza oscuri nel finale ma anche in questo caso o almeno nel primo, la motivazione è più data dal montaggio che da un vero buco narrativo


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Perdersi nel contenuto senza citare la grandezza dell'intrattenimento di Interstellar sarebbe un vero delitto. Nolan confeziona 3 ore di adrenalina pura, ci lancia nello spazio senza mai dare tregua, mantiene l'attezione dello spettatore in un vortice emozionante dove il grandissimo Zimmer gioca un ruolo attento ma stavolta più defilato.
Splendido il cast ma merita un applauso il cameo di Ellen Burstyn, purtroppo dimenticata da troppo tempo dal cinema che conta e che fa piacere rivedere anche se per poche battute.
peter-ray  17/11/2014 09:25:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"La seconda parte è quella del viaggio e della scoperta dei nuovi pianeti, Nolan gioca molto su tutti i clichè del genere, dice di ispirarsi al 2001 di Kubrick ma in realtà Interstellar è una versione matura di Contact di Zemeski."

...ma anche NO.

Due film completamente diversi in tutto.

"Contact" è una trasposizione del Romanzo di Carl Sagan
Il plot è riferito al tema del "primo contatto" e pertanto ci sono moltissimi riferimenti al progetto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) di cui lo stesso Sagan era promotore e cofondatore.
Per tutta la durata del film il tema è sempre lo stesso, ovvero dicotomia tra Fede e Scienza con tutte le implicazioni etiche e filosofiche del caso. Per il resto c'è anche molta più politica, come ad esempio l'Istituzione della commissione internazionale per la scelta dei candidati per il pilota e finanziamenti al progetto per cui ogni Stato rivendicava la sua fetta di "meriti"

Interstellar è una sceneggiatura originale che si basa, per la parte scientifica, su un trattato di fisica teorica di Kip Thorne. Lo scenario si a apre In un futuro non ben definito dove viene descritta una realtà dispotica tipica dei film di genere. L'umanità è a rischio estinzione per carestia alimentare dovuta al cambiamento climatico etc., pertanto, l'intero film si incentra su come salvare la specie umana. la dicotomia qui è sulla scelta etica, ovvero: Il sacrificio di molti per la continuazione della specie vs tentare di salvare tutti incondizionatamente.
Di politica non si parla affatto in quanto sono tutti "stranamente" conformi e uniti nell'unico scopo che è quello di sopravvivere alla piaga zappando la terra per coltivare il Mais (scelta a dir poco bizzarra ma vabbè)

L'unica cosa che hanno vagamente in comune è la rappresentazione della quarta dimensione riferita al tempo (relatività), ma anche in questo i due film sono profondamente diversi anche solo a livello di rappresentazione. Difatti in Contact la rappresentazione del viaggio nell'universo è molto più metafisica (niente buchi neri), rispetto a Interstellar che invece ha l'ambizione di trattare più fondo la relatività generale.

"Interstellar" ha puntato più sulla fluidità (più nella seconda parte) ,spettacolarità, ritmo ed e emozioni rispetto a un "Contact" che ha uno stampo di sicuro molto più scientifico, ma che risente di un ritmo eccessivamente lento, verboso e ponderoso in diversi tratti. In base a quanto ti scrivo non c'è la minima probabilità che Interstellar possa essere una versione "matura" di Contact ;).

La scelta dei Nolan tuttavia sembra che finora abbia premiato il film, visto la media alta dei voti.
ferro84  20/11/2014 09:39:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premessi che anche io ho adorato Contact, parlavo di matura nel senso di essere andato oltre dove contact si ferma.
Anche in Contact si apre un warmhole, anche lì abbiamo un contatto con un'altra civiltà, in Interstellar quella civiltà sono gli stessi uomini del futuro, in Contact sono degli alieni ma il punto è aver avuto il coraggio di dare una propria rappresentazione della realtà, laddove in Contact ci si ferma con un incontro onirico o comunque falsato dalla percezione e dai ricordi della protagonista.
Interstellar va fino in fondo.