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INTERSTELLAR regia di Christopher Nolan

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massapucci     7 / 10  08/11/2014 14:29:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Momenti godibilissimi ed emozionanti non mancano. McConaughey all'altezza. Tecnicamente di alto livello. Colonna sonora molto coinvolgente.
Cosa c'è che non va? Il film - parecchi che mi hanno preceduto l'hanno detto - tradisce le aspettative dello spettatore che vorrebbe guardare qualcosa di più, di meglio che un film di avventura-azione, suggestivo dal punto di vista tecnico stilistico, ma dalla trama a volte farraginosa e per alcuni versi scontata.
A primo acchito si potrebbe pensare che il film, prima ancora che su fantasticherie scientifiche - che comunque possiamo dare per buone -, si fonda su un classico del genere fantascientifico dei "viaggi nel tempo": trattasi della ciclicità della trama: la trama è tautologica. Cooper va nello spazio solo in seguito ai messaggi in codice ricevuti dall'iperspazio e inviati da parte di sé stesso, ma se non fosse andato nello spazio non avrebbe potuto inviare quei messaggi!
Potrebbe trattarsi del "bug" che affossa in partenza il film. In realtà però in questa storia c'è qualcosa di più.
Cooper dal buco nero invia messaggi non solo a sé stesso, ma anche alla figlia. Ma attenzione: nel buco nero il tempo non esiste. La regia adotta la scelta di mostrare simultaneamente cooper "dietro la libreria" e la figlia di fronte la libreria. In realtà cooper non sta interagendo con il tempo della figlia (il tempo della terra); cioè non sta interagendo ex novo, non sta cambiando il corso degli eventi. Gli eventi sono scritti da sempre. Infatti il cooper dietro la libreria esorta, tramite il messaggio criptato, il cooper davanti la libreria (del tempo standard) a restare (<<stay>>). Eppure cooper parte lo stesso, "non si da ascolto". Stando così le cose non è cooper che salva la terra comunicando con la figlia tramite le lancette dell'orologio (e permettendo alla figlia di risolvere l'equazione e dare atto al piano A); il cooper dietro la libreria è come se trovasse gli eventi già modificati. L'uomo è salvo già da sempre. In tal senso Cooper ha il privilegio di partecipare interattivamente alla necessità. Interattivamente, cioè con la sua coscienza, col la sua azione, non so se mi spiego. Per fare un paragone è come in un videogioco di avventura: chi ci gioca, chi porta il gioco alla conclusione partecipa attivamente al disvelamento della trama videoludica già confezionata dagli ideatori. Non reinventa niente da sé.
Da notare come, appena prima che cooper precipiti nel buco nero, il tempo della terra (il tempo standard) a quanto detto da cooper stesso e dalla dottoressa è già il tempo in cui la figlia di cooper è vecchia. L'umanità in quel frangente è già salva.
Tutto ciò secondo la mia modestissima ricostruzione costituisce l'essenza del film. E il viaggio di cooper è "solo" un prendere coscienza che l'uomo è già salvo da sempre (anche la scoperta del buco nero rientra in questo "disvelamento").
Se così stanno le cose le domande sono: perché c'era bisogno che cooper compisse questo viaggio? Perché c'era bisogno che cooper salvasse il già salvato? E quindi: perché c'era bisogno del film?
Qual è il messaggio ultimo di nolan?
Ecco, è qui che secondo me nolan poteva fare meglio. Qualcuno in questa sede ha parlato di "amore". Amore, dunque, come metafora della salvezza dell'uomo. "L'amor che move il sole e l'altre stelle": letteralmente, direi!
Mah, ritengo sia un'interpretazione plausibile; nel caso fosse acconcia, direi però che il tutto doveva comunque essere reso meglio. Se il film voleva essere tale elogio dell'amore, credo che non ci sia riuscito appieno. Avrebbe dovuto essere più potente, più perforante, meno dispersivo. Certo che è amore (per la figlia, per la famiglia... forse anche per l'umanità) quello che spinge cooper ad intraprendere il viaggio. Ed è forse l'amore il motivo per cui l'umanità è da sempre salva e in continua evoluzione. Ma l'amore come rappresentato in questo film (mi riferisco alla sceneggiatura, alla scrittura) ha la stessa qualità dell'amore che mi spinge ad andare in farmacia a comprare le medicine per la mia fidanzata che è a letto malata. Un amore velato, che non si pronuncia. E' vero che si palesa con l'azione, nel quotidiano, e che accomuna tutti gli uomini: ma al pari dell'odio, suo contrario; e del male, e di tutto il resto. In definitiva: non c'è un momento in cui lo spettatore può emozionarsi pensando: "si, questo è l'Amore!"
Avrei dunque preteso qualcosa di più. Una lezione sull'amore. Se vuoi fare un film sull'amore fallo davvero un film sull'amore!
Saluti.
Tautotes  08/11/2014 22:42:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo, ma metti l'avvertenza spoiler :)
TreAsterischi  08/11/2014 14:57:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottime riflessioni e appunti, concordo su quasi tutto :)