LAST SUMMER regia di Leonardo Guerra Seràgnoli

eruyomè     8 / 10  02/08/2015 02:18:42 » Rispondi
Che sorpresa, e che piacere dà il trovare una piccola perla nascosta. Film tutto di atmosfere e suggestioni che mi è piaciuto moltissimo.
Incredibile pensare che sia un film italiano, ancor di più che addirittura sia opera di un esordiente. (regista italiano che lavora all'estero, ovvio. E' l'Italia in sè stessa ormai il problema, paese incancrenito e spolpato vivo, in cui non è possibile fare nè creare più nulla di buono).

Attori internazionali bravi e misurati, una protagonista bellissima, altera e tenera insieme.
La storia sarebbe spaccacuore, ma non è mai gridata, isterica, mielosa, melodrammatica, niente di tutto ciò. Quanto di più sobrio, misurato, elegante possa esserci. In un panorama mediterraneo da mozzare il fiato, un dolore crudele e intenso, ma sempre suggerito, velato di pudore, riservatezza, decisamente e pienamente nipponico.

Questa raffinatezza quasi glaciale, quasi snob - le geometrie della barca, le linee rigide, gli oggetti freddi, i costumi minimal - si rispecchia perfettamente nei movimenti interiori dell'anima, in sentimenti che non emergono dalle parole dette - ce ne sono pochissime - ma da quelle non dette, dai piccoli gesti, gli sguardi, i dettagli, che acquistano ancor più significato e importanza.

Una regia e un montaggio di classe, veramente. E una sceneggiatura carica di poesia.
Dovevo immaginarlo che c'era lo zampino di Banana Yoshimoto. Ora che l'ho saputo, mi rendo conto che è la cosa più vicina alla sua scrittura, al suo stile, che mi sia mai capitato di vedere. Un racconto breve che potrebbe benissimo essere uscito da uno dei suoi libri, invece è solo una collaborazione alla sceneggiatura. Ma tanto basta. Una dolcezza triste, impalpabile e soffusa, malinconica e sofferta, una levità, una sensazione di intimità difficile da descrivere, un'emozione quasi impercettibile fisicamente ma che rinfresca e lascia il segno, come una carezzevole brezza marina, inaspettata e meravigliosa.