Giovans91 7½ / 10 22/11/2014 19:37:18 » Rispondi Una spy story tesa, misteriosa, anomala, senza violenza e inseguimenti, che all'azione preferisce l'introspezione. Storia centrata sul personaggio dell'agente dei servizi segreti Günther Bachmann, grasso, depresso, solitario ma acuto e intelligente, splendidamente interpretato da un Philip Seymour Hoffman, perfettamente calato nella parte. Ritmo lento ma per niente stancante e ben diretto. Ad affiancare Hoffman, vediamo attori di gran calibro: Willem Dafoe, Daniel Bruehl (in una parte minore) e due donne bellissime, Rachel McAdams e Robin Wright. Da vedere, soprattutto per l'ultima e intesa interpretazione del grande Philip Seymour Hoffman. Ah dimenticavo, il finale mi ha spiazzato, non me l'aspettavo.
Giovans91 23/11/2014 12:27:43 » Rispondi Da precisare: Un film non per tutti, perché il nemico numero di questa storia, per un pubblico inesperto e impreparato è la noia. Siamo abituati a vedere super-agenti segreti alla Bourne o alla James Bond, totalmente mancanti di ogni emozione e puntualmente lontani dalla loro umanità. "Spionaggio" è sinonimo di spettacolarizzazione e dinamismo, mentre “A Most Wanted Man” percorre la strada inversa, il gioco intellettuale. E’ questa l’originalità del film, mostrarsi diverso rispetto ad altre pellicole simili. In questo film c'è appunto un'introspezione del personaggio dell’agente segreto anti-terrorismo (interpretato dall’immenso Philip Seymour Hoffman), un'curata analisi di se stessi, delle emozioni e delle motivazioni profonde dell'agire.
Giovans91 23/11/2014 12:30:58 » Rispondi * ...perché il nemico numero uno di questa storia... (correzione)