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AUTOMATA regia di Gabe Ibanez

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Jolly Roger     7 / 10  07/03/2015 22:07:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
--------------Spoileroso-------------
Automata non è quel gran film che uno si aspetterebbe; la tematica è molto interessante e crea aspettative abbastanza grosse, nei confronti di un film che, però, intrattiene bene senza aggiungere troppa carne al fuoco.
Ma il suo compito lo fa bene però!
L'ambientazione in un mondo post apocalittico è sempre affascinante: a causa di tempeste meteorologiche, la popolazione mondiale è stata decimata, costretta a vivere in grosse pseudo-città circondate da alte mura, erette per difendersi da queste tempeste meteorologiche..anche se forse non è l'unico motivo per cui sono state erette: lo scopo era anche (o soprattutto?) confinare fuori dalle città le persone più povere e immeritevoli di vivere, che infatti vengono fucilate dai cecchini ogni volta che lasciano le loro baraccopoli per avvicinarsi a queste mura…
Uno scenario apocalittico che ricorda molto 1984 di Orwell (sia il libro che l'omonimo film). Le persone lavorano (come automi) in città e sono abbastanza ignare di quello che è successo, svolgono il loro compitino in una società assurda e malata, senza aver alcun contatto e nemmeno consapevolezza di coloro che stanno nella stanza dei bottoni. Un'atmosfera molto cupa e molte pesante, quindi.
In questa umanità sull'orlo del collasso si inseriscono i robot, ed è qui che il discorso di fa più credibile ed affronta tematiche interessanti: gli automi, inizialmente, sono stati creati con lo scopo di costruire proprio queste mura. I robot hanno due precisi protocolli, nei confronti dei quali non possono ribellarsi, perché sono stati programmati in modo tale da non poterli infrangere: 1) non possono fare del male agli umani; 2) non possono auto-ripararsi o auto-migliorarsi.
Finché, un giorno, chissà perché, chissà come, il secondo protocollo viene infranto…i robot cominciano ad auto ripararsi; ma non solo. Essi cominciano a migliorarsi. Ma anche a creare. Del resto, come è comparsa la vita sulla terra? Si è creata da un giorno all'altro. E chissà come e perché!
Essi creano altri robot. I quali, quindi, saranno programmati senza i due suddetti protocolli….
Il film sviluppa una tematica che potrebbe essere discussa e sulla quale molti di noi si sono magari interrogati: cosa siamo noi umani?
Siamo davvero il prodotto più complesso dell'universo ed i suoi legittimi proprietari e destinatari?
Oppure siamo solo un passo intermedio, nel cammino dell'evoluzione?
E cosa accadrebbe se il prossimo passo dell'evoluzione non fosse un'umanità migliore di questa, né una nuova razza organica che ci succeda, bensì la creazione di una vita inorganica (gli automi appunto), capace di sviluppare autocoscienza e autoconsapevolezza, nonché di apprendere?
Saremmo in tal caso noi umani destinati all'estinzione?
Forse sì.
Avremmo capito, in tal caso, quello che era il nostro compito reale qui nell'universo, compito assegnatoci dalla natura, da Dio: quello di creare materia inorganica dotata di autocoscienza. Quello di trasmettere questa cosa meravigliosa, esclusivamente appartenente al mondo organico / animale - l'Autocoscienza - ad un elemento che nell'universo ne è assolutamente sprovvisto: la Materia.
Abbiamo conosciuto i sassi, il legno, l'acqua, la terra, i metalli, già milioni di anni fa. Li abbiamo studiati e combinati, il nostro ultimo atto d'amore (e insieme di autodistruzione) sarebbe quello di donare ad essi l'autocoscienza. E siccome l'autocoscienza è la vita stessa...
Questo significherebbe che saremmo stati capaci di donare, alla Materia, la Vita.
I Robot avranno molto più capacita di portare avanti il tutto. I robot non sono soggetti ai limiti che ci vengono posti dal nostro fisico umano: le malattie e la morte, anzi, col tempo possono addirittura migliorarsi. Inoltre, non sono soggetti ad alcuni limiti strutturali cui è soggetto il nostro cervello: la nostra limitata capacità di memoria ad esempio, o la nostra limitata capacità di elaborare dati.
Siamo quindi destinati a passare la staffetta ai robot?
Moriremo? Forse sì.
Ma anche se così fosse, potremmo comunque continuare a vivere, anche se solo in un certo senso…cioè attraverso la memoria e gli insegnamenti che avremmo trasmesso ai nostri legittimi successori, I Robot.
Ma soprattutto, la cosa più impostante che avremmo trasmesso loro, sarebbero le emozioni ed i sentimenti.
Ai robot, che ci ricorderanno come loro Padri.

Ciò non toglie che io non credo per niente a ciò che ho detto: robot costruiti dall'uomo non potranno mai sostituire la creazione più perfetta ed elaborata, creata dalla natura in milioni di anni, che sia a nostra conoscenza attualmente (cioè l'uomo stesso).
Però è interessante porre questo tema.
Film pretenzioso e un po' approssimativo, ma assolutamente promosso.
Bellissima fotografia e alcune immagini davvero straordinarie.