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THE JUDGE regia di David Dobkin

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Cagliostro     6 / 10  05/11/2014 14:56:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film sostanzialmente non mi ha né soddisfatto né convinto.
Un prodotto ottimo sicuramente nella propria dimensione estetica e nobilitato da interpretazioni eccellenti. Robert Downey Jr. spacca letteralmente lo schermo. Thorton non è da meno e Duvall, anche se forse eccessivamente accademico, offre un'interpretazione ineccepibile. Eccellenti anche i ruoli minori: Sia Vera Farmiga, sia Leighton Meester sia Vincent d'Onofrio sono perfettamente convincenti.
Quel che non funziona nel mio modo di vedere, da un lato sono i tempi cinematografici e dall'altro la struttura intrinseca della sceneggiatura.
I tempi cinematografici difettano laddove si dedica spazio eccessivo alla preparazione di personaggi che in realtà altro non sono che cliché, in particolare mi riferisco esattamente ai due Palmer padre e figlio.
La sceneggiatura poi vuole affrontare la classica tematica dello scontro generazionale padre/figlio che assurge a metafora dello scontro città/provincia e di quello fra progresso (presupposto senza anima) e tradizione (presupposta conservatrice di valori umani intramontabili... sarà...) e per raccontare questo conflitto costruisce la propria struttura narrativa intorno allo schema del legal thriller mettendo in scena un processo che a tratti sconfina nel ridicolo. Adesso va bene la sospensione dell'incredulità, ma l'impianto accusatorio costruito contro Parker senior travalica i confini di qualsiasi pretesa verisimiglianza. Anche l'epilogo che vorrebbe assurgere a poesia risulta forzato e sostanzialmente appiccicato, un qualcosa che va assai al di là dei confini della storia narrata (inoltre, sotto il profilo della regia rievoca fin troppo da vicino Il padrino parte seconda, anche se ne ribalta completamente la prospettiva).
Più convincente, invece, l'apologo sulla vecchiaia e sul decadimento fisico ed intellettuale dell'uomo.
Do la sufficienza perché mi parrebbe ridicolo dare meno ad una pellicola che si presenta con questa dimensione estetica ed artistica, ma a mio giudizio, anche volendo mantenere intatta la storia narrata, il film avrebbe dovuto essere completamente riscritto e avrebbe dovuto liberarsi di quell'eredità della cinematografia hollywoodiana degli anni cinquanta che in questa sua postmodernizzazione ha solo un sapore di vecchiume.
Sconsigliata la visione al cinema.