tylerdurden73 5½ / 10 06/11/2017 10:04:13 » Rispondi Partenza alla "Ai confini della realtà" con una coppia di fratellini, figli di Sebastian, avvocato di grido, svaniti sulle scale del palazzo in cui abitano mentre scendono in strada per recarsi a scuola. Una situazione assurda alla quale il padre cerca di far fronte coinvolgendo parecchie persone tra vicini e conoscenti senza però ricavare nulla di utile. Si concentrano in questa prima parte le cose migliori della pellicola, destinata a perdere d'interesse a causa di un soggetto che una volta scoperto il mistero arranca in una corsa contro il tempo di mediocre fattura. Tra moralismi spicci e un paio di twist privi di particolari effetti sconvolgenti "Septimo" scivola via senza mai realmente coinvolgere, allineato ad un cinema in cui gli eroi sono personaggi dal passato oscuro destinati ad espiare le proprie colpe attraverso un percorso di banale sofferenza. Inoltre Sebastian soffre ma non abbastanza da mostrare una disperazione tale da coinvolgere lo spettatore, colpa di una sceneggiatura rivolta più ai fatti che ai sentimenti, finendo col rendere insipidi entrambi gli aspetti. Darin e Rueda al solito se la cavano egregiamente ma la vasta gamma di banalità sciorinate vince a mani basse contro i (pochi) pregi.