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VIZIO DI FORMA regia di Paul Thomas Anderson

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Matteoxr6     4½ / 10  20/01/2016 14:35:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anderson e Phoenix mi piacciono molto. Sono, rispettivamente, la mente e il braccio perfetti. Con Paul ci eravamo lasciati a The Master, eccezionale dal punto di vista registico, con Phoenix e Hoffman perfetti nel trasmettere tutte le sensazioni e l'atmosfera emozionale che saturava la sceneggiatura. Di contro aveva, per quanto mi riguarda, una trama di per sé poco interessante in quanto estremamente limitata nelle "argomentazioni". Mi spiego: Anderson si era limitato a mostrarci degli stati mentali, uno spaccato narrativo in sé e per sé, prendendo uno spunto (il modo in cui può accadere che si venga tirati dentro una setta, apparentemente senza motivo) sì interessante, ma appunto solo in quanto tale, non come tematica di più ampio respiro, tanto da decidere di girarne una pellicola così lunga e pesante. Ecco, in quel caso faticai ad arrivare alla fine e assegnai un votaccio perché, per quanto le premesse che ho prima espresso fossero di alto livello, non mi può certo bastare come contraltare ad un film che nella sostanza offre molto poco. In Vizio Di Forma non ci si discosta dalla narrazione di uno spaccato di eventi vissuti dal protagonista. Intendiamoci, a me questo tipo di regia piace molto, in quanto non do un ruolo primario alla trama, anzi, lo assegno innanzi tutto alla capacità del regista di mostrarmi dei personaggi che sappiano trasmettere stati d'animo, emozioni, interrogativi, angosce, etc...all'interno di un soggetto interessante. Nel caso di specie mi è mancato il soggetto interessante. Da questo lato dico sinceramente di aver apprezzato maggiormente The Master, perché più sottile nell'addentrarsi all'interno della mente umana. Di contro aveva forse maggiore pesantezza rispetto a questo film, che è indubbiamente molto più disimpegnato e facile da far scorrere. Phoenix è eccezionale come sempre, Anderson ribadisce il suo grande talento, ma lo spunto, che dà anche la denominazione al titolo, non è certo di alto profilo. Il vizio di forma ce l'hanno tutti i protagonisti, da Brolin a Shasta a Penny. Il vizio di forma è intrinseco anche nel passaggio dal periodo hippie a quello del suo declino. Il vizio di forma è nella mente di Doc, che si fa portare a spasso dalla propria mente più o meno inconsapevolmente. È questa la parte più interessante del film: un viaggio onirico nella mente del protagonista, che vola con l'immaginazione tra i propri desideri e interrogativi più o meno inconsapevolmente (questo non possiamo saperlo con certezza). Il regista è bravissimo a trasportarci nella testa di Phoenix, il quale è altrettanto eccezionale a trasmettere allo spettatore l'immagine del protagonista. Peccato che non sia una novità nell'ambito cinematografico; peccato che abbia faticato a concludere l'ultima mezz'ora; peccato che lo spunto del soggetto non sia niente di eccezionale. Comprendo benissimo chi invece gli ha assegnato un voto, non dico eccelso, questo no, ma tutto sommato positivo. Da parte mia continuerò a seguire con molta attenzione Anderson, visto che mi permette di scrivere commenti così lunghi su un voto purtroppo così basso.
Matteoxr6  20/01/2016 14:45:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, la voce narrante l'ho trovata invece un errore grossolano. Secondo me sporca il film.