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VIZIO DI FORMA regia di Paul Thomas Anderson

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Manticora     8½ / 10  04/03/2015 15:59:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anderson costruisce il suo film più destrutturato, che mi fà pensare alle sue origini, a film come Magnolia e Ubriaco d'amore. Il film è incentrato su Doc Sportello,alias Joaquin Phoenix in grande spolvero,certo ormai l'attore è diventato una presenza costante del regista. Rispetto a The Master Phoenix ha un ruolo diciamo PIù CANONICO, ma anche no... il detective-fattone-sfigato e interessante. Logicamente il film segue la logica di Anderson, che non vuol dire sia facile,soprattutto per la durata, due ore e mezza, per mio fratello sono troppe, per me ci può stare, soprattutto se si vuole raccontare una storia, che abbia più sbocchi. Thomas Pynchon è un autore che non conosco, ma ho intuito l'amore che Anderson ha messo nella trasposizione, un amore non tanto per gli spettatori, che comunque dovrebbero ormai essere abituati allo stile lento, ipnotico,spesso intercalato dal montaggio tramite una narrazione non lineare, ma efficace. Senza contare che come al solito gli attori sono in stato di grazia, l'umorismo è più approcciante e Los Angelese degli anni 70 assomiglia a San Francisco degli anni 70. Poi vedere Benicio Del Toro in un ruolo marginale, ma fondamentale è interessante. Così come Owen Wilson in un ruolo centrale, Reese Whiterspon non più fidanzatina d'america,Josh Brolin nel ruolo dello sbirro(sempre) per non parlare della sconosciutaSasha Pieterse alias Chasta,ipnotica, magnetica, sensuale e volutamente ambigua, colonna sonora anni 70 da urlo, insomma un film certo non per tutti, ma come sempre Thomas Anderson è uno dei migliori registi in circolazione.
"Non voglio fare l'asociale".