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DRUGSTORE COWBOY regia di Gus Van Sant

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pier91     8½ / 10  02/04/2011 00:19:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come era successo con Belli e dannati, anche stavolta le trovate registiche più spericolate di Van Sant mi lasciano perplessa. Ma chi l'ha detto che la perplessità è un male? Tutte le mie grandi passioni sono passate attraverso una fase di arrogante scetticismo. E comunque, pochi registi della nuova (?) generazione mi hanno colpito a tal punto...quindi se lo strike è di mio gusto o no, poco importa, è pur sempre uno strike. Drugstore cowboy è una storia di vita del tutto spoglia di infioriture e toni soft, se non quelli dei mirabolanti trips artificiali. Matti Dillon se la cava alla grande e spiace davvero che abbia avuto in seguito poche altre occasioni di brillare. Da annotazione l'ultimo monologo di Bob, che ci confessa, meglio di tutti i sedicenti oratori incontrati a scuola, le ragioni di un tossico (e la cosa strana, ma nemmeno tanto, è che le capisco).