Vlad Utosh 7½ / 10 31/10/2014 16:13:02 » Rispondi Maitland, uno studioso di magia, demonologia e avido collezionista, inizialmente è dubbioso sull'autenticità di un teschio che pare essere quello del marchese De Sade. Col tempo, l'inquietante cranio emana misteriosi influssi su Maitland, tanto da diventare un' ossessione. . . ben presto si ritrova ad un punto di non ritorno. "Il teschio maledetto" con pochi elementi riesce ad essere inquietante: lo studio del professore, così pieno di libri rari e oggetti strani, più che una sala pare l'antro di uno stregone; le conversazioni con Sir Matthew Phillips sono interessanti e impreziosite dalle capacità di due mostri sacri come Christopher Lee e Peter Cushing. Inoltre, quest'ultimo, quando si trova da solo a riflettere nel suo studio è capace di istillare l'amore per il mistero anche senza parlare(questa è la sensazione che ho avuto). La prima parte l'ho trovata davvero coinvolgente e superiore alle sequenze finali ove è forse un po' troppo ostentato e prolungato il primo piano del teschio maledetto. Non può sfuggire il messaggio del film: indagare e scavare troppo a fondo nell'ignoto spesso conduce verso un infausto destino. Non ho potuto non pensare a Lovecraft, in quanto questo era un tema caro allo scrittore e spesso presente nelle sue opere. Non a caso il film è tratto da un racconto di Robert Bloch, scrittore fortemente influenzato dal solitario di Providence. Questa pellicola è un esempio di come con pochi mezzi e giocando molto sulle atmosfere sia possibile fare del buon cinema. Ancora un plauso per Peter Cushing, che grande attore.