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TUTTO PUO' CAMBIARE regia di John Carney

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6½ / 10  18/10/2014 01:26:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Tutto puo' cambiare" e' un filmetto, ma io mi sono divertito nel vederlo. Certo, a paragonarlo all'ultimo capolavoro dei Coen o al Committments di Alan Parker perde il confronto. Questi bohemien minori sembrano troppo preoccupati dei sentimenti per restare a lungo nella memoria. E la critica al sistema, all'estabilishment dei produttori discografici e' all'acqua di rose, per non dire che sa un po' di falso. Tuttavia, la regia usa i toni giusti ed e' sommessa tanto al punto che e' difficile immaginarne un trailer. Per un film dove la musica la fa da padrone, non si respira un clima troppo fragoroso, anzi. Lei e' una di mezzo
tra Suzanne Vega e Sheryl Crow, ma ama Leonard Cohen e Randy Newman (uh che brava), e sembra via via ancora piu' eccentrica e scapestrata del suo produttore dalle tasche bucate. E la canzone incisa in un vicolo di strada e' un piccolo pezzo di grande cinema. Rassicurante viatico sulla fama in un mondo di troppi talenti o bluff degni o meno di emergere, un film bellino sulla forza della parola in musica. Leggero e particolare, dove per una volta i luoghi comuni sono un punto fi forza