Chiudi finestraFRATELLA E SORELLO regia di Sergio Citti
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diva 
1 / 10 09/06/2005 23:17:01
» Rispondiche film da schifo davvero...
razzista , patetico, mah....che idee orribili che vengono a certa gente...
e pensare che nn sapendo la trama sn andata a vederlo solo perchè c'era cm attore claudio amendola e allora mi sono detta....è un bravo attore, sarà un bel film divertente ...... : ( e invece che SCHIFO
ma le figlie che lo vedono fare certe cose che pensano?
oooooooooooooook vaaaaaaaaaaaa bene
che TRISTEZZA
kowalsky 09/06/2005 23:24:50 » RispondiEcco perchè Citti non ce lo meritiamo... ci meritiamo Sordi e Banfi
gerardo 11/06/2005 19:45:52 » RispondiMi sfugge il senso di questa associazione.
diva 12/06/2005 12:11:16 » Rispondila mia associazione : amendola=bel film, mi era venuta sul momento che dovevo decidere il film da vedere, è stata una scelta affretata....e avendo come immagine di amendola un'immagine positiva e di bravo attore non ci ho pensato + di tanto....e ho sbagliato! un attore deve accettare o no la sceneggiatura? se l'ha fatto vuol dire che gli piaceva e questo fa di lui un pessimo attore ma soprattutto una pessima persona...credo...
kowalsky 12/06/2005 00:41:35 » RispondiBeh Sordi ha rappresentato il peggio degli italiani no? L'ha fatto piuttosto bene, ma è assurdo identificarsi con i suoi personaggi con tanta simpatia... Banfi invece è simpatico, certo, ma non è mai andato oltre l'ilarità che suscita il suo maccheronico humour dialettale. Provincialismo in entrambi i casi
gerardo 12/06/2005 13:06:45 » RispondiGuarda, non voglio sembrare antipatico, ma è un po' inquietante quello che dici. Sordi ha rappresentato il peggio degli italiani, certo, ma con la coscienza della RAPPRESENTAZIONE. (E perché, la commedia degli anni '60, tutta incentrata sul costume italiano in cambiamento, non ha rappresentato -anche - il peggio dell'Italia?)
Banfi E' il peggio degli italiani. E' lo squallore piccolo-borghese (di provincia, certo) all'apice del trionfo. E' l'autocompiacimento del peggio. Tra Sordi e Banfi c'è un abisso culturale, morale, ideologico, antropologico incolmabile. Tra Sordi e Banfi c'è di mezzo la mutazione antropologica degli italiani (cito sempre la lezione di Pasolini). Sordi rappresenta l'Italia che ride (spesso amaramente) di sè, delle sue bassezze. E' allegorico.
Banfi rappresenta l'Italia del basso ventre, che ride grassamente del proprio squallore, perché vi si riconosce e si compiace di essere squallida. E' l'esaltazione orgogliosa del conformismo pecoreccio (oltre che l'annichilimento della coscienza e il disprezzo della cultura). Boh, non vedere questa gigantesca differenza mi sembra grave. (Non a caso Banfi è in quota ad Alleanza Nazionale...)
kowalsky 14/06/2005 14:40:32 » RispondiGuardacaso, finiamo sempre per parlare del cinema italiano, in un modo o nell'altro. Prima di tutto, un regista che si fa un mazzo così per vedere i film distribuiti in sala, che ha coraggio e un suo stile (se non piace agli altri, che vadano a vedersi altre cose... il solo fatto che sono andati per Amendola beh è detestabile) e viene trattato con parole di insulto (qualcuno di questi scemi ha visto Ostia, storie scellerate, casotto, il minestrone, mortacci? Sono sicuro di no) beh io non posso accettarlo, stiamo parlando di uno dei pochi uomini "liberi" del cinema italiano. Quanto a Banfi e Sordi, tutto quello che invece dici tu, è sacrosanto e condivisibile, anche se mi hanno fatto ridere spesso entrambi. Sulla visione delle cose, capisco che l'accostamente è infelice Nondimeno, io sono certo che Banfi poteva essere un buon attore (certi telefilm girati in francia lo dimostrano) e che Sordi è stato spesso una "macchietta" per quanto abbia recitato spesso in diversi capolavori. Ma forse ho tirato fuori il nome di Sordi anche perchè sono troppe le congiunzioni ehm serviliste e ammiccanti di alcuni suoi film che mi fanno pensare odiosamente all'antropologia degli italiani, pur in senso allegorico. Non per niente uno dei suoi film si chiama "l'arte di arrangiarsi" che è diventato un pessimo luogo comune, uno stile di vita italico.
gerardo 15/06/2005 17:46:53 » RispondiForse sono io che non capisco il tuo punto di vista. Non capisco, per es., se per te "L'arte di arrangiarsi" sia un film negativo in quanto tout court (fonte di) luogo comune dello stile di vita italiano, o sia un film valido. Ma da come ne parli mi sorge il sospetto che tu confonda la satira (amara e caustica: quello di cui parli è uno dei film di Zampa realizzati con la collaborazione di Vitaliano Brancati negli anni '50, il meglio della sua produzione) sul fascismo e sulla società italiana per una compiaciuta rappresentazione di sé, dei propri vizi, della propria furbizia. Cioè, sembra che tu metta sullo stesso piano interpretativo la bassezza italiota con la satira che la fustiga, non percependone la funzione allegorica e annullando quello strato di coscienza critica che la sostiene. Come se odiassi Luttazzi perché ti ricorda Berlusconi.
kowalsky 15/06/2005 20:40:48 » RispondiForse hai ragione non riesco a vedere al di là delle cose fra l'altro la scelta di quel film era soprattutto per il titolo... diciamo che sono piuttosto arrabbiato con il modo con cui gli italiani si sono rispecchiati nei loro difetti e ne hanno fatto uso... comunque ci sono film di Sordi che adoro: i vitelloni, la grande guerra, una vita difficile... non ho niente contro di lui, in fondo E adoro Luttazzi per gli stessi motivi che spingono altri ad odiarlo ciao