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ZELIG regia di Woody Allen

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Ciumi     8 / 10  02/08/2009 20:25:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forte di un’idea brillante - finto documentario e film comico insieme - Zelig ha, a mio modo di vedere, due differenti chiavi di lettura.
La prima, la più evidente, è quella della satira sociale, all’americano mediocre e conformista, emigrato, insicuro, opportunista, arrendevole, e che si lascia sfruttare a piacimento dai mass-media.
La seconda (del tutto personale) è invece quella dell’autocritica al proprio camaleontismo e egocentrismo, alla propria voglia di fama, al fatto di non essere mai riuscito a staccare il cordone ombelicale da certi grandi del passato (le citazioni si sprecano) comici e non (Bergman, prima di tutti), alla propria passione per il vecchiume, che lo stratagemma del documentario sa qui soddisfare appieno.
In una puntata dei Simpson ricordo una battuta, degna di Allen, che faceva pressappoco così: “ Woody Allen non mi dispiace, è quell’omino nervosetto che compare sempre nei suoi film che proprio non riesco a sopportare”. Beh, qui quell’omino nervosetto si chiama Zelig; è un fenomeno che ha la capacità di mutarsi a seconda di chi frequenta; e s’innamora perdutamente della propria psicoanalista.