elio91 7½ / 10 03/01/2012 00:34:14 » Rispondi Uno dei due film politici del coreano Kim Ki Duk (l'altro è The Coast guard), sicuramente uno degli autori più bravi ed interessanti degli ultimi quindici anni. Racconto corale di occupati ed occupanti che si intersecano, di deformità fisiche (l'occhio mancante), sessuali e morali. E proprio nella coralità il regista ogni tanto sembra aver messo troppe cose, risultando ridondante. Meno male però che non manca il suo stile, quello dei suoi primi film: una poesia lavata nel sangue, dolorosa e lacerante. Non si scende a compromessi con Kim Ki Duk, anche per questo vale la pena vedere i suoi film, sono davvero esperienze e percorsi da fare insieme a lui.