caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE EQUALIZER - IL VENDICATORE regia di Antoine Fuqua

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Jolly Roger     8 / 10  08/02/2016 22:28:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il mio voto per The Equalizer non è obiettivo.
E' dato da uno come me che, se vede un personaggio come il Signor McCall, un paladino della giustizia, che per sua indole e senza alcun tornaconto difende i deboli ed i giusti, uno che combatte i cattivi e li mena di brutto, beh, si esalta ancora come quando, da bambino, saltava sul divano guardando Jeeg Robot D'Acciaio che affrontava due nemici contemporaneamente spaccandoli entrambi :-)

-------Spoiler Presenti------------
In genere, questi film si collocano tra due estremi opposti: chi opta per una maggiore aderenza alla realtà e drammaticità, come "Il Giustiziere della Notte".
Oppure chi, sul versante opposto, opta per un livello di action formidabile, ma meno credibile, in cui il protagonista buono è un super-eroe che riesce a compiere azioni impossibili.
Altri si collocano perfettamente a metà tra questi due estremi.
Infine, c'è The Equalizer, che fa qualcosa di unico: un'oscillazione completa, da un versante all'altro della bussola!
Parte sottotono: è un film riflessivo e lento, incentrato sulla quotidianità di quest'uomo, in apparenza comune, il Signor McCall, di mezz'età, vedovo, dalla vita modesta, che trascorre le giornate al lavoro come commesso in un centro commerciale di bricolage, le sere in solitudine e le notti insonni, leggendo romanzi.

McCall è una figura toccante. Mi riferisco, ad esempio, a quella splendida scena in cui, al bar di notte, la giovane prostituta amica sua gli chiede come mai egli non porti la fede al dito anulare, gli chiede se per caso, un tempo, abbia spezzato il cuore della sua ex moglie.
"Lei ha spezzato il mio"
dice lui, mostrando, con questa piccola frase, l'immenso dolore che ha dentro, da quando è rimasto su questo piccolo pianeta senza la propria metà.
"Avete qualcosa di particolare negli occhi, voi vedovi. Non è uno sguardo triste. E' uno sguardo perso".
Lo sguardo di McCall osserva il mondo sapendo di non poter più trovare quello che cerca.
Si aggrappa ai ricordi e alla speranza di rivedere la moglie, un giorno, in un altro luogo. Legge, perché è quello che sua moglie adorava fare. Si è prefissato di leggere 100 romanzi. Così, quando la incontrerà di nuovo, avranno qualcosa di cui parlare.

Ma non facciamoci ingannare :-)
McCall non è soltanto questo.
Ciò che ha di speciale questo film è che da drammatico, abbastanza malinconico e credibile, si trasforma in un action movie spietato - ed incredibile. Proprio quando percepiamo la morsa di una potente organizzazione criminale attorno al povero Signor McCall e temiamo per lui, è lo stesso momento in cui realizziamo che i suoi poveri nemici saranno completamente spazzati via, da lui. Come d'autunno, sugli alberi, le foglie.
Il Signor McCall è talmente abile e capace, che Rambo si metterebbe a piangere di fronte a lui, pure contando sull'aiuto de "I Mercenari".
McCall affronta da solo i peggiori ex-Speatnez, grossi, brutti e cattivi, disarmato.
Le armi le sottrae al nemico con abile mossa. Oppure si procura sul momento oggetti di uso quotidiano, usandoli come armi (cavatappi, trapani…). Oppure si fabbrica le armi sul momento. Basta che gli lasci un po' di calce, una fiamma ossidrica, un filo spinato…lui è dotato di tanto ingegno, che se McGiver lo vedesse all'opera andrebbe in crisi di autostima.
Ma McCall è anche generoso. Non pensa mai alla violenza come prima soluzione per i problemi ;-)
Usa i risparmi di una vita per comprare la libertà di una baby prostituta – e solo dopo che la trattativa è fallita uccide i suoi aguzzini.
Mena i poliziotti corrotti. Lo fa per rieducarli ad onorare il distintivo che portano.
E' preciso. Cronometra qualsiasi cosa che fa. Si cronometra pure quando cucina le uova o va in bagno a fare la pipì.
E' educato. Non fa le cose di testa sua. Prima di fare una strage di cattivi, "chiede il permesso".
E' un acuto osservatore: nel suo occhio, c'è un microchip che gestisce milioni di dati ed elabora strategie di lotta e difesa.
E' misericordioso. Prima di uccidere il nemico, "lascia a lui la scelta".

Va beh, ho scherzato un po', ma il protagonista incarna le migliori aspirazioni dell'eroe che tutti vorremmo avere "a chiamata".

I cattivi: "Siamo venendo da te"
Lui: "Ok, vi aspetto"
è un dialogo fantastico.

Il bar di notte, con le grandi vetrate illuminate che danno sulla strada, è una citazione di un dipinto famosissimo: "Nightawks" (I Nottambuli), di Edward Hopper. Anche un film horror italiano ha citato quel dipinto: Profondo Rosso (fecero costruire ex-novo un bar, che in realtà a Torino non esiste).

Nella scena in cui i criminali si chiedono cosa starà facendo McCall che non è in casa, il Capo dice: "Ve lo dico io cosa sta facendo. Ci sta guardando!". Qui si cita la famosa scena del porto di ""Heat – La Sfida".

La colonna sonora di stampo elettronico è molto carina. Culmina con la bellissima "Vengeance" di Zack Hermes.

Nella scena del bar, quel dialogo dolce e malinconico che ho citato prima, Denzel Washington e Chloë Grace Moretz recitano in una maniera strepitosa.
Il tono di voce, gli sguardi, gli occhi lucidi...roba di altissimo livello.