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THE EQUALIZER - IL VENDICATORE regia di Antoine Fuqua

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Darkman lives     6 / 10  13/11/2014 21:51:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C. I primi venti minuti sono memorabili, delineano l'incontro tra due solitudini apparenti, due esseri che rivelano più di quanto dicano, e la prima scena d'azione, quella che introduce davvero la violenza è di quelle che non si dimenticano. Poi, però, la storia prende una piega diversa. Eccettuata l'entrata in scena molto tarantiniana del trucido sicario moscovita, uno che " non chiede per favore ma ordina quello che c'è da fare" si prosegue in modo prevedibile, e tutto si riduce ad una resa dei conti tra il nostro e gli spietati mafiosi che assoldano ugualmente poliziotti corrotti e manovalanza locale. Colpa della sceneggiatura di Richard Wenk ( uno che negli anni 80 faceva il regista di filmetti di serie B ma pure autore dello script di I Mercenari 2 ) che manca di reale interesse e colleziona una serie imbarazzante di incongruenze e di vuoti di logica, oltre a delineare ( poco e male ) personaggi secondari non incisivi.


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C. A salvare il film provvedono la regia di Fuqua, che controlla bene lo stile, dissemina con sicurezza i propri virtuosismi visivi, non perde il ritmo della narrazione neppure negli sviluppi della trama più prevedibili e dosa bene violenza ( parecchia) e suspance ( quanto basta)e la bellissima fotografia dai colori saturi di Mauro Fiore ( già collaboratore di Fuqua per Training Day e L'ultima alba ma sopratutto Oscar per Avatar). Denzel Washington bravo come sempre, qui usa in maniera anche più convincente del solito buone dosi di ironia, quelle che prendono le distanze dalla logica della giustizia privata per abbracciare piuttosto la causa di un " equalizzatore", cioè uno che prende le difese di chi non può difendersi togliendo a chi ha( troppo e ingiustamente) per dare a chi è stato defraudato( di ciò che gli spetta). Insomma, uno che ridà alle cose un( più) giusto equilibrio. Peccato che il film abbandoni quasi subito una possibilità di lettura più stimolante e scelga la strada di un semplice per quanto efficace intrattenimento. Se lo script non aiuta, almeno la bravura degli attori tiene su la visione. Bravo Marton Csokas, attore neozeladese che ci va a nozze con il ruolo del bad guy. Veramente sottoutilizzata Chloe Grace Moretz, che però riesce lo stesso, brava com'è, a lasciare il segno.


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A conti fatti, The Equalizer vale una tranquilla serata con gli amici, nulla di più.