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THE EQUALIZER - IL VENDICATORE regia di Antoine Fuqua

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sev7en     4½ / 10  06/11/2014 15:24:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un investigatore privato, ex agente segreto, decide di rispolverare il suo addestramento nella CIA quando una giovane prostituta viene pestata dai suoi sfruttatori e la sua battaglia personale si trasforma in una vera e propria crociata contro i mali del mondo.

E quanto registrerebbe il nostro encefalogramma al termine di The Equalizer, un film che confidando nel premio Oscar Denzel Washington, ripropone in sala un mix di generi e personaggi-tipo frullati a velocità turbo, ma con la densità di uno yogurt.
La fotografia gioca su tonalità tra il grigio ed il nero per l'intera visione costringendo in piu occasioni ad aguzzare la vista mentre si cerca di capire perché il nostro, tutto d'un tratto, si erige a Giustiziere della notte, a risolutore implacabile e infallibile, a paladino del gentil sesso, come se la guerra di un singolo possa essere di riscatto per l'intero genere umano. Paradossalmente opere dal budget e con aspirazioni più modeste, la serie TV di Chuck Norris, offrono quella visione che qui manca, il fulcro del suo essere ed agire: la sofferenza altrui.
Il walker texano e l'ex agente Robert McCall viaggiano solo stesso treno, poiché le stazioni toccate, quadretto iniziale, dramma, fase "commando" (quando le danno), fase "rambo" (quando le incassano a morte...) e resurrezione con happy ending sono identiche ma almeno Walker mostra uno spaccato di vita, cerca di giustificare il esserci e riesce a farlo nella straordinaria limitazione di una puntata.
Antoine Fuqua invece, focalizza l'attenzione unicamente su Danzel, lasciando nel dimenticatoio tutto il resto e difatti a fine proiezione è impresa ardua ricordarsi più del suo nome. Stupisce, quindi, come dopo Training Day, regista e attore non siano riusciti a ricreare quell'alchimia che li ha resi celebri in tutto il mondo, partorendo un'opera dura da digerire e di certo non da annoverare tra la filmografia dei due.
I dialoghi sono inesistenti, le scene di azione numerose ma Hollywood ci ha mostrato ben altro, la recitazione dei personaggi a contorno monotona, inespressiva e per una quadratura ottimale, il doppiaggio che, probabilmente per la penuria di periodi sensati, assume le forme di una telecronaca sportiva.
Probabilmente tra i peggiori film dell'attore nonché tra quelli sconsigliati da vedere anche con il cervello in stand-by.