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UN RAGAZZO D'ORO regia di Pupi Avati

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eruyomè     5½ / 10  09/07/2015 00:11:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non così male come avevo letto in giro.
E' più che altro l'idea alla base che è interessante, e potenzialmente ricca di spunti.
La realizzazione lascia un po' a desederare però. Ritmo lentissimo e veramente troppo pesante. Recitazione troppo didascalica, azioni e rapporti tra i personaggi scollati dalla realtà, senza senso. Evoluzioni degli stessi troppo repentine e non verosimili. (l'abisso della malattia non funziona per nulla purtroppo, manca decisamente un approfondimento a monte, essenziale alla credibilità della cosa).
Rimane il nocciolo vero, questo rapporto mancato padre/figlio che, pur reso in modo incompiuto, commuove a tratti. Come traspare forte e colpisce il sacrificio finale del figlio, un consapevole annullamento di sè, come espiazione per una ricerca e un perdono tardivi, ma forse anche come ricerca di una ambita pace interiore, da sempre irraggiungibile per un animo irrimediabilmente e cronicamente infelice.

Piccola nota negativa sulla colonna sonora, che ho trovato completamente inadatta, e che ha contribuito alla pesantezza insostenibile di certe scene, già non esaltanti.

Quasi sufficienza per l'intenzione.