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UN RAGAZZO D'ORO regia di Pupi Avati

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Rollo Tommasi     5 / 10  08/11/2016 09:37:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film lento e sconnesso che rinuncia a sviluppare le premesse ambiziose e finisce ironicamente per auto-avverare il fallimento esistenziale del suo insulso protagonista.
La trama interessante da msitery-movie è completamente soffocata da uno script di improbabile fattura, stilizzato e drenato di ogni emozione, una recitazione sciatta in linea con la caratterizzazione incompiuta dei personaggi (Sharon Stone è una comparsa disorientata che non ci crede, a cominciare dal casto e malinconico accavallamento di gambe che rimane strozzato in gola a molti spettatori; Cristiana Capotondi è esilissima, quasi invisibile; Scamarcio, stordito e sgrammaticato - poco credibile come talentuoso scrittore - è stato capace di indossare unicamente lo sguardo a mezz'asta delle afrodisiache occasioni di "Tre Metri sopra il Cielo") e perfino la colonna sonora di Raphael Gualazzi, con il suo gradevole motivetto, irrompe sulla scene sempre fuori tempo.
Le verità indispensabili che voleva comunicare il film (il suicidio,la malattia mentale, la depressione, il rapporto tumultuoso padre figlio che si scioglie nel perdono) sono brutalizzate, scaraventate e copia-incollate nei paragrafi sbagliati di una pessima sceneggiatura, degna del meno ispirato Achille Bias.
Lancio una proposta come fosse un messaggio stinto infilato in una bottiglia: Pupi Avati riscriva l'opera con altri autori ed attori in un onesto auto-remake...
Bocciato