kowalsky 4½ / 10 10/10/2006 02:15:14 » Rispondi Film violento che non esprime alcuna ragione morale se non un nuchilismo mai pago e compiaciuto, di quelli che tanto affascinano un bastardo come Larry Clarke, di recente. A modo suo è un cult, ma lo è soprattutto nei momenti in cui la tensione viene provvisoriamente smussata da un (rarissimo) tentativo di carpire qualcosa del fenomeno degradante della violenza. Sottogenere di un capolavoro come "i guerrieri della notte", a cui deve in realtà molto poco, nè l'alone romantico-maledetto nè la sua efficace descrizione di resistenza (e disperazione) urbana. Moralmente un pollice verso (1) guadagna qualche punto in piu' se non altro perchè tra vittime e carnefici nessuno è abbastanza degno di vivere a questo mondo, nel film