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LA RAGAZZA DEL DIPINTO regia di Amma Asante

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JohnRambo     8 / 10  25/08/2015 17:33:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo film in costume, che tratta con delicatezza il problema della segregazione razziale dal livello della schiavitù a quello della nobiltà, in una Inghilterra del Settecento ben rappresentata nelle sue convenzioni sociali, modi di pensare e impostazioni dottrinarie e giuridiche.
La storia è ben raccontata ed ha il suo centro nella figura della ragazza di colore adottata a malincuore da un'anziana e nobile coppia. Notevole la dicotomia fra lei, riconosciuta ufficialmente dal padre e quindi a parte di una lauta dote (il padre è figlio legittimo della coppia), e la cugina che, seppure "bianca", non è invece stata riconosciuta da suo padre (altro figlio della coppia) e quindi fuori da qualsiasi pretesa d'eredità.
Le due ragazze vivono in modo diverso e parzialmente conflittuale questa loro "estraneità", ma la giovane protagonista mulatta (di una bellezza strepitosa, un fascino irresistibile che emana purezza ogni volta che la si guarda), trova sulla sua strada un giovane avvocato avanguardia di un nuovo modo di pensare la schiavitù e le conseguenze del mercato basato sulla tratta di uomini di colore diverso, considerati come oggetti invece che esseri umani.
L'avvocato a sua volta si scontra con il padre adottivo di lei, un uomo aperto, deciso, sincero ma invecchiato nelle convenzioni sociali, delle quali si libererà per emettere, da giudice della Corte Suprema inglese, una sentenza a dir poco rivoluzionaria su un tentativo di frode assicurativa intorno alla quale ruota il senso delle vite dei protagonisti e dei comprimari.
Un ottimo film quindi, da seguire con pazienza sebbene non troppo impegnativo, con eccellenti interpreti. Bei dialoghi ed un ottima fotografia di un tempo solo apparentemente lontano.