Macs 7½ / 10 06/05/2024 22:44:58 » Rispondi Che dire, un grandissimo omaggio alla saga cinematografica del conte Dracula, con tinte espressionistiche e una messa in scena chiaramente estetizzante. Herzog riscrive la storia di Bram Stoker, si prende svariate libertà che tutto sommato funzionano, anche se non è certamente la sceneggiatura l'aspetto più prezioso del film. Kinski iconicamente perfetto nel ritrarre un conte che vive l'eterna solitudine con stanchezza e dannazione: un conte di cui si intravvede la potenza maligna, che rimane però sempre sullo sfondo, per privilegiare lo studio della sua profonda e stanca emarginazione. Dracula come reietto, sofferente, abbandonato, che vive nelle tenebra senza alcuna speranza di una qualche forma di rinascita. Molto bene anche la Adjani, mentre Ganz non ha colpe ma il doppiaggio di Ferruccio Amendola mi faceva sempre pensare a Rocky Balboa o a Rambo. Spettacolari le musiche, anch'esse espressioniste e azzeccate nella loro originalità. I tempi lunghi del film sono forse invecchiati malino, specie per uno spettatore moderno che vive di cinecomics, ma continuano a lasciarsi apprezzare per chi ama gustare l'essenza del cinema di un tempo, compassato e "estetico".