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SIN CITY regia di Frank Miller, Robert Rodriguez

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9 / 10  08/06/2005 01:46:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che film straordinario... quale perfetta congiunzione astrale (miller - tarantino - rodriguez e perchè no? anche la scenografa Jeannett Scott) ha prodotto un risultato tanto mirabile, senza quasi ombra di manierismo, capace di infettarti lo sguardo con una Wagneriana cavalcata di morte e violenza, ma anche - come in ogni fumetto che si rispetti - di preservare l'alone romantico e reclamare alla rabbia l'esigenza di un bacio?! Premetto che Sin City il fumetto, lo conosco di fama ma non ho letto molto ma dopo una visione simile mi riprometto di assicurarmi un maggior interesse per il genere, che nella mia vita è sempre stato marginale, a parte dylan dog (talvolta) e Andrea Pazienza... Ne ricordo pero' i frammenti, l'episodio "the hard goodbye" , credo - l'omaggio a Chandler da parte di Miller c'è già nel titolo - con il lupo affamato. Salvo queste premesse, è chiaro che assistiamo a uno delle più perfette variazioni cinematografiche dell'estetica del noir e del fumetto, al cui confronto i precedenti manierismi à la Dick Tracy oppure l'eccellente e dimesso "Hammett" di Wenders sembrano esercizi da dilettanti Rodriguez, dopo una serie di opere poco incisive come lo scialbo "c'era una volta in messico", non ha mai raggiunto un simile quorum di potenza visiva, di humour nero, di dissacrazione, di romanticismo, persino di candore quasi infantile... Ha progressivamente espresso nei personaggi e negli attori tutta la brutalità e la "bellezza" della loro arte: così un memorabile e sempre più maledetto Rourke esprime con rabbia quasi empatica il personaggio di Marv, in una discesa agli inferi di vendetta, di giustizia, di emarginazione e riconoscenza (la "sua" Goldie, l'unica donna che non lo temeva), Willis - Hartigan è sempre dalla parte dei giusti ma finisce soggiogato dal sapore amaro della giustizia (quello amaro, anarchico, corrotto di Basin/Sin City), è la tipologia dell'eroe tipico del noir, quest'uomo a un passo dalla pensione che si concede di chiedere "la sua morte per la vita di una bambina". Poi i suoi occhi trafitti da tante sofferenze hanno questa sorta di sguardo serafico, un segno di speranza, l'iluminazione di un grande bisogno di tenerezza. Clive Owen guida una rivolta - la difesa territoriale tema molto à la Warriors - contro il Potere che ha portato a difendere un poliziotto corrotto (Jack Rafferty, un'irriconoscibile e luciferino Del Toro). Nell'intreccio dei tre episodi, Sin City è la Blade Runner del Nuovo Secolo, una terra dove stupisce di dover sentire "il nostro non è un fuoco che appartiene a questo mondo", visto che lo spazio temporale del presente non è certo avverso, il terminologia della violenza, al nichilismo estremo dei conflitti del passato. Ma in ogni caso il film - attraverso temi come la possibilità di riscatto la redenzione la vendetta il prezzo dell'ingiustizia il principio della difesa territoriale del proprio spazio (tema affine anche ai classici della fantascienza) una certa iconoclastia della morte ("non si uccide un uomo senza essere certi di doverlo fare") come liberazione/epilogo/fatalità e un indubbio ammiccamento alla controcultura Usa (wrestling, bodyguards etc.) mette a nudo una tipologia di uomini che attraversano la vita con la temporaneità di un singolo episodio. Nella brutale appartenenza a un rito (edonistico) di violenza le donne appartengono a loro, ma prima di tutto a se stesse (strepitose visioni del più abbagliante defilè della old city). La violenza è sempre fine a se stessa, placida solo quando il cuore "reclama le dovute attenzioni" , anche quello, malato, di Hartigan.
Se, come dicono, è in preparazione un film a due mani tra Rodriguez e Tarantino, dal titolo inquietante ("Grind House") allora possiamo ben sperare che questa collaborazione darà ancora i suoi frutti. Ma io mi immergo ancora nel ricordo di questo magma stridente e al suo "equo scambio"
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  08/06/2005 08:18:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tutto quello che vuoi ma se puoi evitare di dire 'Sin City è la Blade Runner del Nuovo Secolo', anche solo per rispetto delle mie coronarie, te ne sarei grato...
JoJo  08/06/2005 09:55:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sin City è la Blade Runner del Nuoivo Secolo.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  08/06/2005 09:56:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora ci andrete ad abitare voi, rimango al mio paesello...
Dan Rose  08/06/2005 10:00:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E io che vivevo ancora a Blade Runner perchè faceva tendenza...ok mi trasferisco, belle gnocche e se cado dal palazzo non mi faccio niente, cosa chiedere di più ?
JoJo  08/06/2005 10:05:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se Topa Angel me la desse, mi trasferirei anche a Shit City...
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  08/06/2005 10:18:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quello anch'io, che c'entra... però se riuscissi ad evitare frodo non mi dispiacerebbe...
Constantine  08/06/2005 11:36:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
CLAP CLAP CLAP... Kow mi stai sbalordendo commento dopo commento, hai colto particamente tutto senza leggere il fumetto neanche una volta? Fantastico. Comunque al tuo commento aggiungerei l'importanza fondamentale di Basin City, personaggio alla pari dei protagonisti in carne e ossa, che lega le storie tra loro inscindibilmente come già precedentemente aveva fatto sul comics ( che genio Miller). Tarantino e Rodriguez ancora insieme... non vedo l'ora.
Invia una mail all'autore del commento cash  08/06/2005 12:16:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
miller un genio... osamu tezuka che è allora, un alieno?
Constantine  09/06/2005 11:55:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
un altro genio...
Invia una mail all'autore del commento MyKol  08/06/2005 13:08:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
tezuka un alieno?

e eisner, moebius, pazienza, corben, bilal... ?




Constantine  09/06/2005 11:54:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vada per Pazienza, Moebius e Bilal ( che alcune sue opere sono molto affascinati), Corben solo sui suoi lavori d'autore... il suo ultimo Punisher The End, non va proprio...
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  08/06/2005 14:12:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mmh dal punto di vista formale (cfr. il "non mischiare la lana con la seta" è effimero, visti anche i voti altissimi a porcate tipo rocky III in questo sito) c'è un po' la Blade Runner di questo secolo, e anche dal punto di vista sociologico: la città dove regna anarchia e disordine, il caos raccontato dai libri di iceberg slim (qualche risonanza più Rodrigueziana che di Miller) Non ho detto certo che il film valga più di Blade Runner ma ho fatto un riferimento con il tema Potrei dire anche Gothan City e spunterebbe Batman che differenza fa? Inoltre trovo un po' stucchevole e conservatore questo atteggiamento di difesa anche edonistica verso un classico di vent'anni fa, come se tutto quanto viene dopo si debba esaurire all'istante. Per me il film è grandissimo, poco da dire. Si possono criticare (non certo visivamente) le pupattole che sembrano uscite da una rivista porno, una certa misoginia di fondo (ma in fondo è nell'etica dei fumetti no?), e qualche momento in cui tutto suona un po' artificiale, ma in fondo il fumetto è e dev'essere anche così, fermo restando che la grande intuizione del film è l'aver potenziato l'indiscussa tensione cinematografica dei fumetti.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  08/06/2005 14:17:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La città non è così assente, vive in simbiosi con i suoi personaggi, li influenza in un certo modo Ma non aggiungo altro perchè ho letto pochissimo o niente Miller e fra giorni mi arriva il primo albo
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  08/06/2005 14:28:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A parte che io rocky non l'ho votato e nel caso darei 4 rimandando alla visione di toro scatenato, quindi il discorso 'effimero' con me puoi farlo...
E poi non si tratta di difesa aprioristica del film di vent'anni fa, blade runner è su un altro pianeta, sia dal punto di vista sociologico, che da quello cinematografico.
E poi se vogliamo dare dei meriti a Sin City diamoli al fumetto al massimo.
Invia una mail all'autore del commento cash  08/06/2005 15:18:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
tezuka fu preso in considerazione per essere insignito del nobel per la letteratura.
ma suppongo che per te sia un particolare trascurabile.
vada per moebius, ma che avrà mai quel bilal lì, piattissimo a banalottto..
mah.
Edo  08/06/2005 19:57:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Qualcuno ha un ombrello?!!
Constantine  17/06/2005 13:44:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di Bilal ti consiglio il libro con raccolta di molte delle sue opere "millenovecentonovantanove"... costa un pò ma ne vale realmente la pena.
641660  23/09/2005 22:30:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tu mi preoccupi molto...Voti alti a Shrek e Sin City, non ho parole!
Ma che uomo sei?!? ;-)
Anakin  08/06/2005 14:28:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo sarebbe stato un ottimo commento al fumetto di Sin City, da cui la storia ha origine.
JoJo  08/06/2005 14:42:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E invece è un commento al film. Ci sarà un motivo?
Invia una mail all'autore del commento cash  08/06/2005 15:19:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no, è un comento al fumetto. L'inno alla città non esiste nel film. Quindi chi ne parla si riferisce al fumetto.
Constantine  09/06/2005 11:52:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No no e no c'è anche nel film come nel fumetto. Guarda che tra le pagine di Sin city non ci sono molte altre inquadrature della città ( come mi sembra che dici sopra) è solo che la città si sente, traspare come vivente sia dalle pagine che dal film, molte sequenze ci fanno capire come sia la città, in che posto ci troviamo e che cosa ci dobbiamo aspettare dietro l'angolo, sono i dialoghi stessi a renderla protagonista.
Invia una mail all'autore del commento cash  09/06/2005 11:55:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma discorso è? ci sono molte inquadrature anche della base di neon genesis evengelion...
Constantine  09/06/2005 11:58:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda che tu stesso avevi relgato la vicenda ad un mero conto delle inquadrature ( vedi sopra: si vede solo una strada in salita... più o meno); infatti io non credo che sia lì il fatto. In Sin City la città è assolutamente co-protagonista del film ( e del fumetto) in quanto alcuni passaggi, avvenimetni, riprese, particolari, dialoghi e personaggi la elevano a quel ruolo.
Constantine  09/06/2005 11:55:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E già...
Blutarski  08/06/2005 10:33:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ohhhhh! Sveglia ha girato una ca.zzo di scena porca vacca!Smettiamola di infadare così Tarantino. Sicuramente gli ha dato una mano, ma dove l'hai vista tutta sta colaborazione? Due: tu questa me la chiami violenza? La violenza di questo film è limitata dal suo essere troppo fumettoso. E' una violenza proprio alla Rodriguez un pò finta, artificiale e sicuramente innaturale. E non dirmi che c'è più Miller che Rodriguez perchè non è vero. Ti spiego ci sono due modi possibili di analizzare questo film:
1.Scordarsi del fumetto.Possiamo parlare del linguaggio e dello stile del film, di come si snoda la trama, della sua coesione e di tant'altro.

2.Facciamo un confronto col fumetto e ci mettiamo dentro tutto ciò che è tutto tranne che film, ovvero che non rientri in quelle 2 orette passate al cinema.

Attenzione a non confondere le due cose. Detto questo la figura di Miller non è proprio quella di co-regista, vedi più il set di Sin city come una factory, perchè alla fine gli studi in Texas di Rodriguez sono una specie di factory,dove ci sono tante idee buone, ma anche tante boiate. Quello che doveva essere un mix perfetto tra Regia (Rodriguez) e Storia (Miller) si è rivelato un film che non ci dice nulla di nuovo, dove si riconosce bene la mano di Rodriguez e manca quella di Miller(dove realmente era necessaria). Proprio Miller che doveva prenderci per mano per "spiegarci il fumetto" non l'ha fatto. Ha fallito nella creazione di quei sistemi simbolici di base che avrebbero fissato la storia e che avrebbero dettato delle coordinate chiare e ben precise in cui proiettare lo spettatore. Non basta una voce fuoricampo per dirci che Sin City è la città del Peccato,io voglio vedere la città del peccato, voglio vedere il peccato e non supereroi che come dici tu fanno solo del Wrestling. Ed è così che noi "sappiamo" di un violentatore di bambine, "sappiamo" di un ragazzino cannibale ma non vediamo nessun peccato, "sappiamo" di un potente che domina la città (il cattivo numero uno Rourk,che in fondo non è poi tanto numero uno) ma lo vediamo 5 minuti e non riesce proprio ad inquietarci. Le uniche figure degne di interesse sono i supereroi stessi (paradossalemte più peccatori e violenti dei corrispettivi Cattivi). Sin City risulta essere così un film spettacolare e divertente, ma tutt'altro che un capolavoro. E' uno specchietto per le allodole per gli amanti del fumetto (che possono sproloquiare ore e ore) ma un semplice film d'azione per il profano.In definitiva Sin City ha fatto scacco allo spettatore, che ha "avvertito" il capolavoro (ripeto che questo è il risultato di discutibilissime politiche di marketing) e che è finito per convincersene, non perchè realmente lo fosse, ma attraverso quella che definirei una "trucca" semiotica di edificazione di senso del tutto esterna al film stesso.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  08/06/2005 14:15:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non dirmi che avresti preferito un'insieme di stock, urgh, gosh, aah, crack, sbeeeeng
Constantine  08/06/2005 11:41:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma di che diavolo blateri? La collaborazione Rodriguez Tarantino è lampante, ed anche se ha girato una sola sequenza si respira il suo tocco per tutta la durata del film; i stessi due registi hanno ammesso di essere fan del fumetto di Miller e che lavorare tutti e tre insieme li abbia aiutati moltissimo. E poi che dici che Miller non ha dato il suo contributo? Se il film è così fedele, se le (poche) inquadrature siverse o l'estro di Rodriguez è rimasto attinente all'atmosfera del suo lavoro, è tutta opera sua. Miller non doveva svelare proprio niente del suo capolavoro, la bellezza delle sua tavole era anche l'intuizione della violenza, non te lo dimenticare. Questo film non è uno specchio per le allodole ma un ottimo film, che genera uno standard per il suo genere in termini di qualità e fedeltà alle storie tratte da fumetto; andate a vedervi DareDevil e poi mi saprete ridire se non volete la maggior somiglianza tra carta stampata e film.
Blutarski  08/06/2005 12:47:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahahahahah e dimmi un pò quale sarebbe questo "tocco magico"?? Tutte fandonie! Non basta una signola scena per altro molto bella per dire che Tarantino ha collaborato nella maniera che dite voi.

Vi propongo una metafora che potrebbe riassumere il tutto: vedete la pellicola come una pu.tta.na che se la sono fatta in tre; il ma.gna.ccio rimane comunque Rodriguez.

Io per altro ho espressamete detto che lui ha lavorato bene ma è mancato Miller. Non puoi giudicare un film dalla sua fedeltà al fumetto è dirmi poi che non è uno specchietto per le allodole per i più accaniti milleriani. Grandi pellicole sono state girate senza alcun particolare rispetto per i loro corrispettivi romanzi, senza lasciare insoddisfatto lo spettatore (vedi in primis Odissea 2001),quando non è vero il contrario. Miller ha fallito sul suo stesso campo mostrandoci una storia che vuole essere un noir senza averne le principali caratteristiche. Prima di tutto un noir prevede una sorta di mistero, una trama intrigata che a sua volta intriga e affascina...insomma uno schema narrativo forte e ben strutturato che si basa su precise logiche di azione. In Sin City non c'è nulla di tutto questo che permetta di collocarlo in quel sottogenere (per altro non ben definito) del giallo, che chiamiamo noir. In secondo luogo io non ho mai detto che Miller doveva svelare qualcosa, lui doveva "ambientare" Sin City, e non nel senso visivo del termine, ma nel senso lato che fà riferimento alla sfera semantica. Io non vedo dei perni che fissano la Storia, semplicemente per il fatto che non c'è un Storia di fondo.
Constantine  09/06/2005 11:47:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rodriguez nei suoi precedenti film si era contraddistino per delle scene d'azione inverosimili che mettevano al protagonista di turno poteri soprannaturali a volte ( vedi Dwight che come niente fosse si tuffa dal palazzo per rincorrere Jackie Boy) uno dei suoi difetti cardine stava nel fatto di non riuscire a controllare questa sua caratteristica, Miller gli ha consegnato delle storie in cui non doveva affatto! Miller ha dato libero sfogo a Tarantino che non sarebbe mai rimasto imbottigliato dalla fedeltà della trasposizione ( come già detto da alcuni), se in molte scene si passa da una violenza caricaturale (tipica di Rodriguez) ad una molto più cruda ( tipica di Tarantino) chi dici ne sia il responsabile? Miller inoltre non ha mai voluto che le sue storie fossero intrecciato da una storia di fondo ( questa una delle caratteristiche che ha consegnato il suo fumetto alla storia del genere) ma che il fondo stesso le collegasse tra loro, e cioè la città del peccato,Basin city, innalzata al ruolo di co-protagonista ( per i tempi in cui fu fatto il fumetto una vera innovazione). Ci sarebbero altre cose da dire ma nnon voglio annoiarti, rispondo solamente alla tua metafora: che Rodriguez rimane il magnaccia è vero, come è vero che L'HANNO FATTA...
Invia una mail all'autore del commento cash  08/06/2005 12:15:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma hai completamente ragione! la CITTA' è la grande assente del film...
dato che è stato tirato in ballo blade runner (sciacquatevi la bocca dopo averlo nominato), lì è evidente la funzione strutturale della città, che tanto ha influenzato la cinematografia successiva; ma sin city dov'è? una strada che va in collina? e uan voce che mi dice che qui le cose funzionano così? Adesso mi dite perchè mai anche in die hard la vera protagonista è la città.
ma siete così influenzabili?
Edo  08/06/2005 19:55:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per essere protagonosta una scenografia (la cittá in questione) puó anche non essere evidente: infatti la cittá Sin City salta fuori per vie traverse e non dirette, attraverso la violenza delle situazioni e le facce dei personaggi, la pioggia digitale, il pixel illuminato di bianco e nero... tutti addendi che creano il sentore di una cittá malata, sporca anche senza voice over: credo sia stata infondo la scelta migliore per ridare cemento alla cittá d´inchiostro disegnata da Miller, quella di far vedere poco e niente (appunto come dici solo qualche casa e una strada che sale in collina)
Comunque sono daccordo che il paragone con la magnifica megalopoli di Blade Runner é un pó pisciato fuori...
Invia una mail all'autore del commento cash  08/06/2005 20:16:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
può anche non essere evidente (come in delicatessen, in cui la città sicuramente ha il suo ruolo da giocare), ma la città di sin city pulsa esattamente quanto la new yuork di die hard; un po' poco. Sicuro che tu non stia sovrapponendo fumetto e film?
mica pretendo che per essere presente ci voglia walter ruttman e le sue sinfonie della metropoli, ma qui si sovrainterpreta...
Edo  08/06/2005 21:22:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono daccordo sul non protagonstare la cittá, nel senso che Sin City potrebbe essere stata una qualunque altra cittá che nulla cambiava, giusto perché i persnoaggi sono puri Milleriani non é detto che la cittá sia debba chiamare Sin City...
Ma d´altronde, lo stesso fumetto, cosí come é per Gotam City, usa il pretesto descrittivo di una cittá, per rendere, nel grottesco delle situazioni, uno specchio malato di un reale metropolitano esistente... e questo mi é sembrato (il "malato" intendo) nel film salti fuori, al pari di come ne salta fuori nel fumetto...