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STEAK regia di Quentin Dupieux

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Attila 2     6½ / 10  14/11/2019 18:24:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un altro viaggio nel "nosense" insieme a Quentin Dupieux.Solo che in questo film non c'e' il gioco dei loop temporali,dei personaggi che si incrociano e mischiano le loro storie in diversi piani temporali,come si vede spesso nei suoi film.Qui c'e' una storia che sembra iniziare con un fatto chiaro,ovvero un ragazzo che si fa 7 anni di prigione per un crimine commesso dal suo amico e non da luii.Si pensa che la storia sgiri tutta attorno a questo fatto.Invece dopo che il ragazzo esce di prigione non se ne parla piu' e si viene catapultati in un luogo surreale dove l'apparenza e' tutto ,soprattutto il viso deve4 essere perfetto ,cosi' tutti ricorrono a interventi di lifting facciali,e in questa societa' dell'apparenza,il must,sono la banda dei Chievers che bevono solo latte e mettono al bando le sigarette.Entrare in questa banda e' la cosa piu' importante per i due protagonisti che fanno di tutto per entrarci.Tutto il film e' basato su questo ,l'importanza dellìapparire,e Dupieux riesce ad esprimere benissimo la totale mancanza di senso nella vita di questi personaggii dialoghi sono surreali,i personaggi sembran0o lobotomizzati,una bella denuncia sull'apparire invece di essere.Il tutto all'insegna del nosense che distingue il cinema di Dupieux,anche se questo film di livello inferiore a pellicole come "Realite'" o "Wrong"