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ULTIMO RIFUGIO: ANTARTIDE (VIRUS) regia di Kinji Fukasaku

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BlueBlaster     6½ / 10  16/01/2015 01:53:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film per molta gente è un cultissimo di difficile recupero ma trovo comunque strano non abbia voti qui nel sito.+
Io ho visionato la versione CUT ossia quella che riporta Filmscoop, l'ho ripescato in questo periodo di rispolvero di film post-apocalittici ed apocalittici.
Devo dire che non è malaccio ma nemmeno un gran film, nonostante all'epoca fosse stato il film giapponese più costoso mai realizzato!
Il cast è internazionale e questa è una buona cosa in quanto non solo avvicina lo spettatore occidentale ma gli attori (Bo Svenson, George Kennedy e Glenn Ford) sono davvero bravi ed esplicano una performance sentita.

1980...siamo in pieno periodo di film sulla Guerra Fredda e sul finire dell'epoca dei film apocalittici che hanno dilagato negli anni 70....cosa si inventa di girare il nostro Kinji Fukasaku?
Un film che più catastrofico non si può visto che abbina tre disastri che già singolarmente sono terribili: pandemia di un virus che non da scampo con conseguente estinzione dell'umanità, terremoto da 9° della Scala Richter ed infine la minaccia nucleare :)
Vi assicuro che è un film molto ma molto pessimista e che non lascia scampo...le interpretazioni/dialoghi sono tristi al punto giusto, la fotografia molto cupa, le scene disastrose non sono tecnicamente al top ma realizzate bene.
Kinji Fukasaku dirige bene, fece "Tora! Tora! Tora!" dieci anni prima, e per inciso i suoi due ultimi film sono i BATTLE ROYALE....alla fine non era facile gestire un così nutrito cast di attori internazionali, non era facile nemmeno girare le scene in Antartide anche se non lo si vede poi molto o quelle nei sottomarini.

La sceneggiatura non è male ma avendo visto una versione scorticata di oltre quaranta minuti non posso sapere le reali intenzioni di regista e sceneggiatori...QUESTE COSE NON SI DEVONO FARE, NON SI TAGLIA UN FILM DI UN COSI' ALTO MINUTAGGIO.
Le prime scene sono molto dark e quasi oniriche. La diffusione del virus invece è realizzata molto superficialmente. Il finale è forse uno dei più tosti che ci si possa aspettare.
Una buona idea è quella di proporre la reale situazione che si potrebbe venire a creare quando centinaia di uomini si ritrovano con solo 8 donne...come gestire questa cosa? Qui se ne discute sia sotto il profilo etico che scientifico...gli istinti di sopravvivenza avranno la meglio sulla morale umana?

Vedendo questa versione non mi posso lamentare che fosse una pellicola pesante ma immagino che due ore e mezza siano lunghe con questa atmosfera davvero pesante ed i tanti, seppur buoni ed impegnati, dialoghi.
Se vi piacciono i film apocalittici dovete vederlo perché più di così (lasciando perdere le strònzate di Emmerich) difficilmente troverete....siamo dalle parti di "The Day After" ma con meno sopravvissuti quindi vedete voi :(