caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

HANNIBAL regia di Ridley Scott

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
DarkRareMirko     7½ / 10  15/05/2011 00:40:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Desiderando che il film venisse minimamente rivalutato, ci tengo a dire che un'atmosfera del genere (alla So cosa hai fatto e utilizzo il suddetto discreto teen slasher solo per paragonare l'aspetto visivo dei due film) erano anni che non la vedevo. Certo, Hannibal in confronto al prequel non ha ragion d'essere, ma è comunque meno pessimo di quello che molti dicono. Il difetto principale del film (come del resto sottolineato dai pochi pareri seri circolanti per Internet) è che in sostanza è tutto sorretto dal "carisma" di Hannibal Lecter, ossia il sempre bravissimo Anthony Hopkins, che da mostro assassino diventa, manco a dirlo, il personaggio non dico più simpatico del gruppetto ma comunque quello per cui più si fa più il "tifo". Ciò è ancora reso più evidente dal fatto che tutti gli altri personaggi (Julianne Moore compresa) sono maledettamente antipatici; insomma, il paradosso regna sovrano. Altro errore, che questa volta però potrei anche riconoscere a Scott stesso, è che si voleva molto probabilmente fare un thriller ma, e con ciò mi collego anche al discorso dell'atmosfera citato all'inizio, a causa di vari elementi, proprio da horror/slasher, è venuto fuori un traculento e compiaciuto horror. Quindi il lungometraggio, se va preso per quello che è, ossia per l'appunto un horror, lo si apprezza molto di più. Altro aspetto che vorrei sottolineare è che la colpa principale della "non perfettamente riuscita" qualità del film sta anche nella sceneggiatura; del resto anche il libro alla base non è un capolavoro (ricordo ad esempio che il bravo disegnatore satirico Stefano Disegni lo apostrofò come "una brodaglia allungata") e che era molto meglio Il silenzio degli innocenti sotto questo punto di vista. Quindi magari un pò di responsabilità ce l'ha pure Thomas Harris. Quindi Hannibal risulta essere un mediocre (ma comunque coraggiosissimo, basta vedere la scena del brain eating o quella dei maiali, tutto fuorchè mainstrean) sequel, questo si (e non per colpa del bravo Scott ad ogni modo, che questa volta ha fatto tutto il contrario di quello a cui di solito è abituato, ossia ha saputo tirare fuori un film medio da una brutta sceneggiatura), ed un film più che discreto se preso come horror; bravissimi tutti gli (antipatici) attori comunque (non penso che comunque David Fincher, che avrebbe dovuto dirigere l'opera, sarebbe stato in grado di fare qualcosa meglio di Scott). L'anello debole della quadrilogia va quindi ricercato nel fiacco remake di quel gran film che è Manhunter, ossia Red Dragon, che ha come unico indiscutibile pregio quello di avere un cast che definire stellare e prestigiosissimo è poco. Interessante poi una delle varie possibili interpretazioni da parte degli esperti relative a questo cinematografico cannibalismo “mainstream”; evidenziato soprattutto nella cinica sequenza finale del lungometraggio (o anche quando Lecter frigge e poi mangia pezzi di cervello del personaggio interpretato da Ray Liotta), questo tipo di cinematografia quindi vorrebbe dare in un certo qualmodo un particolare ammonimento allo spettatore riguardo le sue abitudini alimentari.