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IL PECCATO DI LADY CONSIDINE regia di Alfred Hitchcock

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atticus     7½ / 10  11/11/2011 19:35:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hitchcock bonariamente ammise di non amare i film in costume, primo perché non riteneva di poterli dirigere, secondo perché non riusciva a immaginarsi i protagonisti che andavano al bagno. "Il peccato di Lady Considine" è da sempre uno dei film più sottovalutati della sua filmografia (da lui innanzitutto), curiosamente idolatrato dalla Nouvelle Vague francese ma in genere tra i suoi meno visti in assoluto. Non manca una certa legnosità di sceneggiatura ma il motivo dell'insuccesso fu sicuramente legato al tradimento delle attese del pubblico che si aspettava un giallo. Invece è un melodramma puro, con qualche reminiscenza di "Angoscia" di Cukor (da cui riprende i due interpreti principali) e due o tre zampate da brivido (come la testa di cadavere essiccata che la serva mette sul letto di Henrietta per farla impazzire), il tutto tuffato in un accecante technicolor d'epoca.
Hitchcock era reduce da "Nodo alla gola" ed infatti si sente anche qui una vena sperimentalista nei lunghi carrelli panoramici e in alcuni pianisequenza, ma l'effetto non ha la stessa efficacia. Anche il cast non risulta particolarmente indovinato: Wilding è un trombone di irritante leziosità, Cotten non è abbastanza volgare per il ruolo (Hitch avrebbe voluto Burt Lancaster). Tuttavia Ingrid Bergman è immensa e la lunghissima scena della confessione di Lady Considine è una prova di assoluta arte di intensità drammatica. Indimenticabile anche la sua entrata in scena, ubriaca e scalza.
Un film senza dubbio da rivalutare.