tylerdurden73 6½ / 10 26/03/2015 11:34:38 » Rispondi Il cinema di Francesco Vona si muove in equilibrio tra sperimentazione e derive arty denotando una certa ambizione. "Esperienza" induce lo spettatore a seguire la prigionia di una ragazza inspiegabilmente rinchiusa in un albergo dal quale non c'è modo di uscire. A tal proposito è buona l'interpretazione di Loredana De Luca, molto espressiva e con il passare dei minuti sempre più realisticamente emaciata. E' una dimensione a più letture quella costruita del regista: parallela, onirica e mentale, coordinate di un incubo dai tempi dilatatissimi in cui la reiterazione è componente preponderante. Le azioni sono centellinate e ripetitive, come le scenografie in serie, emblema di un luogo in cui la diversità è concessa solo nella hall e nelle cucine. Il tentativo di comprensione da parte della protagonista lascia ben presto spazio a timidi tentativi di fuga e all'urgenza di sopravvivere; non mancano cibo e acqua -ma sono limitati- e neppure un' ingombrante compagnia come si scoprirà verso metà film. Si ravvisa un occhio attento verso l'underground cinematografico di Hussain e il suo "Ascension", ripreso nell'infinita salita verso la sommità della costruzione e nelle analogie inerenti la concezione del disturbante tappeto sonoro. La pellicola è ostica ma interessante, anche se in certi casi il soggetto si trascina in territori morti per via di una varietà di spunti contenuta, adatta più a un mediometraggio che a un lungo. Ovviamente la comprensione del tutto non sta di casa, il finale angosciante e criptico, come la luce filtrante da una crepa nel muro, sono solo alcuni tra i molteplici punti interrogativi destinati a rimanere tali.