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WELCOME TO NEW YORK regia di Abel Ferrara

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The Gaunt     7½ / 10  25/12/2015 19:24:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Possiede qualcosa di cristologico la vicenda di Deveraux, ispirata a quella vera di Dominique Strauss-Kahn direttore del Fondo Monetario Internazionale. L'uomo di potere che viene spogliato anche letteralmente del suo prestigio di facciata per vedere un corpo sfatto e decadente. Welcome to New York sembra una sintesi del Cattivo tenente e The Addiction. La voracità sessuale inestinguibile che smarrisce ogni senso morale tra lecito ed illecito. In comune con il Cattivo Tenente c'è l'abuso di un uomo dotato di autorità verso gli altri, placare la fame di sesso su chiunque gli capiti a tiro, ma diversamente dal tenente non esiste una ricerca di redenzione. Deveraux non vuole essere redento, non resiste anzi asseconda le proprie pulsioni come un'inconscia ribellione contro i progetti di coloro che vogliono investirlo di ruoli che non vuole avere, perchè non degni di tale ruolo. Assecondare l'istinto animalesco significa l'impossibilità di scindere il pubblico dal privato, mostrare al pubblico la sua vera essenza. Notevole questo film di Ferrara, forse il migliore da qualche anno a questa parte.