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L'UOMO IN PIU' regia di Paolo Sorrentino

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7 / 10  14/01/2014 16:51:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Più sofisticato di quanto sembri a livello di scrittura, questa narrazione paratattica per 3/4 di film sviluppata con sin troppa linearità, nessun eccesso di stile, d'altra parte invece la forma registica è ancora meno nobilitata di quanto riuscirà ad assurgere in futuro. Per il resto c'è tutto Sorrentino, in questa discesa dalla fama di 2 omonimi (il calciatore doppelganger del cantautore) che toccato il vertice non sapranno se non il 2° ispirato dall'altro ad aggrapparsi a qualcosa per non farsi trasportare dagli ostili eventi che lo attanagliano, 'la vita è na strunzata' è l'amara verità a cui giunge.Sorrentino raggiunge vertici di drammaticità che intensifica con un paio di soliloqui di alto grado suggestivo, ma è la direzione degli attori la carta vincente, spremuti in quei corti frangenti che si rimbalzano l'un l'altro, Servillo gigione ma non istrionico, Renzi che si cala in un'espressività teatrale, comunica con sguardi profondi, laddove la timidezza del suo personaggio lo mantiene distaccato dagli altri. Poi ovviamente c'è tutto il repertorio musicale che Sorrentino veicola come trasporto emotivo tra un cambio sequenza e l'altro.