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L'UOMO IN PIU' regia di Paolo Sorrentino

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  03/03/2010 15:45:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Folgorante debutto all’ombra del Vesuvio.In una Napoli irriconoscibile,grigia ed invernale,Paolo Sorrentino muove le sorti di due uomini accomunati dallo stesso nome e da una parabola discendente.
Antonio Pisapia è un calciatore della massima serie,onesto,gentile,umile,ma anche un cantante neomelodico arrogante,volgare,tossico e sessuomane.Due caratteri diametralmente opposti, uniti prima nella gloria,poi nella disperazione di una fragorosa caduta nel fango dalla quale è difficile rialzarsi.Entrambi non si arrendono,cercano il rilancio e mentre uno è arroccato sulle proprie posizioni e convinto delle proprie capacità,l’altro cerca di riemergere accantonando i propri sogni e sfruttando la tanto celebrata arte d’arrangiarsi.
Toni Servillo e Andrea Renzi,eccezionali nelle loro interpretazioni,vengono raccontati da Sorrentino mediante un film che alterna le loro vite,così diverse eppure straordinariamente simili.Le atmosfere rese dal regista alimentano un senso di fallimento che aleggia in maniera evidente ma mai patetica.
Sorrentino non compatisce i suoi protagonisti,ne segue il destino determinato da scelte che diventano punti cruciali delle loro vite,ne racconta le vicissitudini senza nessuna retorica o giudizio,la sua visione del mondo (il film è ambientato negli anni ’80) è accostabile alla realtà odierna,in cui nulla è cambiato e continuano a prevalere i profitti,il potere e le raccomandazioni.Compiere sbagli vergognosi o rimanere moralmente integri poco importa,per tutti gli Antonio Pisapia di questo mondo c’è da combattere per rialzarsi e in una società simile non è semplice.Uno fugge via,lontano da tutto,l’altro si accontenta e ritrova un pezzettino di mondo pronto ad accoglierlo,ma per entrambi il sipario si chiude,per sempre.
Mai banale Sorrentino intreccia le vite dei protagonisti mediante un incrocio di sguardi,una foto sulla parete di un ristorante,una trasmissione televisiva,momenti durante i quali l’Antonio in cerca di rivalsa “tocca” quello sconfitto,scatenando la volontà di attenuare quel senso di colpa che alberga da anni nel suo cuore e in fondo al mare,luogo dove ha perduto il fratello,quello morto al posto suo.