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L'UOMO IN PIU' regia di Paolo Sorrentino

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Reservor dog     7 / 10  12/10/2007 16:11:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come già detto nei commenti precendenti al mio, L'uomo in più non brilla certo per originalità, quantomeno nell'idea di due personaggi omonimi, e ad una visione distratta, come del resto è stata la mia, potrebbe apparire come la solita commedia che si trascina senza pretese. Ma ruminandoci sopra, e magari riguardandolo, ci si accorge come Sorrentino abbia usato il pretesto di un nome comune per due uomi totalmente diversi al fine di rappresentare tutte le pecche del nostro paese. Un Italia che cioè ama i suoi figli, che li coccola, li porta su un palmo di mano, li idolatra per poi dimenticarli e persino farli sentir di troppo. Ma il film racconta anche di un'Italia godereccia, furbetta, che strizza l'occhio e ammicca a vanvera per poi finire col ritrovarsi impantanata nei suoi limiti e nella sua pochezza. Dentro a questo groviglio si muovono appunto i due protagonisti che per errori personali o indifferenza altrui ne escono sconfitti. Ma comunque ne escono.