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L'ALTRO UOMO - DELITTO PER DELITTO regia di Alfred Hitchcock

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atticus     8 / 10  14/11/2011 18:40:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ritorno in grande stile di Hitchcock dopo qualche flop. La base di partenza è un best seller di Patricia Highsmith che ben si prestava ad assecondare i temi più cari al regista, su tutti lo scambio e la colpa. La sceneggiatura di Raymond Chandler (giusto per avere un idea del terzetto da brivido all'opera...) ha qualche debolezza, soprattutto nel rendere pienamente credibile il personaggio di Granger (è innegabile l'ingenuità della sequenza in cui si reca di notte a casa del padre di Walker per avvertirlo dei folli piani del figlio), ma il crescendo narrativo è creato con assoluta maestria e la suspense, specie nel finale, non conosce sosta. Il film gioca molto anche con le debolezze del pubblico medio: in fondo, chi non ha mai desiderato veder morto qualcuno di particolarmente sgradito? Come sempre in Hitchcock, la galleria di morbosità è acuratissima: si va dal pazzo omicida con tendenze feticiste (gli occhiali), megalomani (la spilla fermacravatta col proprio nome) e probabilmente omosessuale, all'inetto fedigrafo che espia il senso di colpa per la morte dell'odiata moglie dando la caccia al suo assassino. Tra i momenti indimenticabili, l'assassinio visto attraverso la lente dell'occhiale e nel silenzio più totale, la frenesia omicida durante il party serale, lo straordinario finale con la giostra impazzita (la scena più pericolosa mai girata in carriera dal regista). Grandioso Robert Walker, una performance di rara sgradevolezza. Leziosissima invece la figlia di Hitchcock, Patricia.
Geniale la chiusura del film: un prete in treno riconosce Granger e signora che, onde evitare, si alzano e se ne vanno.
Rifatto e imitato tantissime volte (il recente "Come ammazzare il capo" ad esempio), merita uno sguardo soprattutto "Getta la mamma dal treno" di Danny DeVito, con l'odiosa e irresistibile Ann Ramsey.