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FANNY & ALEXANDER regia di Ingmar Bergman

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jack_torrence     10 / 10  18/10/2010 16:15:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Fanny e Alexander" racconta la fine di un'età dell'oro.
L'età dell'oro è l'infanzia lontana, il cui sogno può sopravvivere solo nell'arte, che è lo specchio della sozzura della vita reale, e - in Bergman - il solo modo per tentare una catarsi...
L'arte (il cinema, il teatro) dev'essere fedele, il più fedele possibile agli abissi di cui siamo capaci. E così fedele ha tentato di essere Bergman, crudelmente spietato nella sua opera anzitutto con se stesso.
In quest'opera, Bergman trova magicamente i toni per indicare anche quella grande armonia sognata e perduta con l'infanzia.
Prima ancora di essere cacciato dall'eden dell'infanzia, la vaga angoscia di Alexander bambino è premonizione delle angosce della vita.
Il vescovo patrigno Vergerus è quel padre la cui ombra e la cui mano di ghiaccio raggela l'intera vita di Bergman e la sua angoscia verso il male di cui l'uomo è capace, e verso una serenità divina inaccessibile.