DarkRareMirko 9½ / 10 04/07/2011 22:06:15 » Rispondi Un lungometraggio anomalo per gli anni in cui è uscito, per il regista che lo ha realizzato e per le tematiche trattate. Seppur tecnicamente e stilisticamente variegato e soddisfacente, F for fake è soprattutto a livello di contenuti che ha molto da dire, contenuti che sono originali, anticonformisti, coraggiosi ed anche concilianti con quello che in più di vent'anni di esperienze ho maturato come credenze, sia artistiche, sia relative alla vita di tutti i giorni.
Attraverso racconti artistici, economici, di magia e sfruttando monologhi ed interviste (fatte a falsari come Elmyr de Hory e Clifford Irving), il grande artista giunge alla conclusione che, almeno in ambito creativo, se una cosa è imitata così bene nei confronti dell'originale tanto da essere scambiata per vera, allora il falso smette di essere tale divenendo vero.
Welles (qui sornione ed imprevedibile come non mai) sfrutta questi stessi concetti anche per dimostrare che il cinema si basa sull'illusione e su una falsa verità assunta come realtà (F for fake è quindi anche una nuova dimostrazione dei grandi poteri illusionistici del mezzo cinematografico creata da uno dei suoi massimi ed indiscussi esponenti), nonchè per riflettere sull'inganno che è da sempre una condizione naturale dell'esistenza.
Lo stesso Welles poi trattò questa tematica già con la sua famosa burla relativa all'annuncio radiofonico della Guerra dei Mondi, che trattava di alieni che invadevano l'America; lo stesso annuncio è stato quindi un falso che ha avuto le potenzialità del vero. La trasmissione stessa viene del resto anche citata all'interno del film.
Un mockumentary epocale, perfetto, metacinematografico, purtroppo non da tutti compreso.
Contributi al film di Peter Bogdanovich (...E tutti risero, Dietro la maschera) e William Alland (Look in Any Window); il film, rimasto incompiuto, è stato ricostruito fedelmente da Oja Kodar, già attrice nel lungometraggio e compagna di Welles, dopo la morte del regista.
oh dae-soo 05/07/2011 00:58:49 » Rispondi Pensa che lì per lì, scorgendo distrattamente il commento e la locandina mi son chiesto "ma che Abatantuono ha fatto un film in America?"