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LA SIGNORA DI SHANGHAI regia di Orson Welles

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Invia una mail all'autore del commento wega     8 / 10  03/03/2008 12:23:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Difficile la valutazione di questo noir un pò atipico, tecnicamente è un rodaggio di una buona parte di tutto quello che ritroveremo un decennio più tardi in quel meraviglioso film che è "Touch of Evil", dai particolari piani sequenza iniziali, quella particolare miscela di chiaroscuro rappresentante il bene e il male che qui troviamo nella sequenza dell'acquario alle incredibili inquadrature dei primi piani, che oltre Leone, credo siano stati ripresi ancora prima, addirittura sì, da un certo Kurosawa.
Insomma Welles è stato il punto di riferimento di tutti i più grandi registi venuti dopo, da Kubrick ed anche appunto Kurosawa, oltre per alcune inquadrature anche per dei particolari effetti di carrellata.
La sceneggiatura di questa pellicola è francamente difficile da seguire, non c'è spazio per le disattenzioni, ma la sua particolarità, e il buon gioco di incastri alla fine ripaga lo sforzo.
A suo sfavore, per quanto mi riguarda è parte delle ambientazioni, non ho mai amato i "boat-movie", e Welles diciamocelo, in vesti di marinaio se non timoniere non ce lo vedo proprio.
Un noir atipico anche perhè Orson è stato costretto a non tralasciare il divismo della Rita Hayworth, una prerogativa non proprio appartenente a quel filone cinematografico, lo si capisce dai primi piani, lei è sempre ripresa attraverso lo charme che può dare un mezzo o quarto che sia, filtro nebbia, è stata anche costretta a cantare..non considero questa opera un capolavoro, perchè come nei minori di Hitchcock, ci sono in più punti, specifiche "trovate", ben distinte dal resto della pellicola, che anche se geniali e stupefacienti, appunto mi danno quel senso che mi fa valutare un minore l'opera di Hitch, sostanzialmente la differenza che c'è tra l'Hitchcock inglese e quello Hollywoodiano.
Deliziosa comunque la celebrazione ironica del Kafkiano processo alle parti, dove appunto c'è la diabolica e macchiavellica accusa dell'innocenza di un uomo, un gran film tutto sommato, si fotta l'8 come magnifico, io non ritengo questo film magnifico, ma ottimo sì quindi il voto è comunque 8.
Invia una mail all'autore del commento Aliena  08/06/2008 15:13:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sei pronto?
okay via
è un noir atipico perchè welles usa una trama che nemmeno conosceva al momento in cui ha scelto di girarlo ma la usa come copertura alla critica del sistema cinematografico americano che fa per tutto il film
il divinismo della hayworth è infatti qui utilizzato per piglaire per il **** le bionde starlette di hollywood
immagino tu lo sappia con che capigliatura la gilda atomica sia diventata famosa
e welles la distrugge su tutti i piani questa aurea divina
infatti anche il fatto di usare sempre la mascherina per far risaltare il viso impeccabile della diva (e il suo) contrapposto alla bruttura della pelle butterata degli altri (ripresi senza alcun filtro) è un chiaro messaggio
che welles manda
a chi riesce a coglierlo
o a chi si è fatto un **** tanto sui libri dei suoi fan

le ambientazioni sono fantastiche sono la realizzazione dell'incubo di micheal o'hara, che non ha fine
non hai notato la scritta finale quando esce dal luna park?
orson riempie la scena all'inverosimile barocco.. ecco perchè
i film di welles vanno rivisti minimo 5 volte
prima di esprimersi a riguardo ed essere convinti di averli capiti
con la sig di shanghai al momento io sono a quota 3, ma devo ancora vederlo in lingua originale, quindi è come se non l'avessi mai visto
che i film di welles doppiati perdono il 60% della loro importanza
perchè a livello acustico Egli replica la stratificazione interpretazione et ammiccamenti all'orecchio dello spettatore
daltronde per uno che prima di accedere al cinema ha fatto una gavetta di teatro e radio incredibile
l'importanza al linguaggio visivo e audio è importante oltremodo

comunque sono lieta che tu abbia apprezzato il processo kafkiano
è il mio pezzo preferito dell'intero film
ma l'hai vista la giuria?
meravigliosa

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Invia una mail all'autore del commento wega  08/06/2008 21:51:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh sì ho saputo che alla RKO è venuto un colpo per il taglio della Rita, ma credevo i filtri fossero stati imposti dai produttori.
Anche il barocco è un campo nel quale ancora non sguazzo troppo bene, leggendoti, in che modo lo usa e perchè nei suoi film. Nel senso che io proprio non potrei averne l'idea, mi sa anche dopo 6 di visioni; dorei sì documentarmi...
Però dai oh cioè la parola minore, tenendo in considerazione livelli di "Quarto potere" e "L'infernale Quinlan" per ora, credo non sia troppo azzardata in questo caso.
Ma dì un pò, prima di Welles veniva usato il barocco nel cinema o è stata un'esplosione sua? Perchè sto vedendo "L'orgoglio degli Amberson" in questi giorni, e l'informazione mi serve per scrivere una delle mie tante ******* che sparo nei commenti...


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