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STAR WARS: EPISODIO III - LA VENDETTA DEI SITH regia di George Lucas

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jack_torrence     7½ / 10  15/04/2010 15:50:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Era davvero imprevedibile che l'ultimo episodio della "prequel trilogy" fosse tanto riuscito, da risultare nettamente superiore persino rispetto a "L'impero colpisce ancora" e "Il ritorno dello Jedi".

Motivo?
Non solo qui c'è finalmente una trama, una sceneggiatura ben scritta.
Non solo i momenti ludici e posticci da videogame sono contenuti.
Non solo è un film che approfondisce interessanti metafore politiche (condotte sulla falsariga della storia di Roma antica).
Non solo l'antitesi tra forza e lato oscuro è approfondita in modo interessante (con un riferimento chiaramente superficiale alle filosofie orientali: mi riferisco al tema del distacco dalle passioni che è sotteso al "celibato" dei Jedi e alla paternità e all'amore per una singola persona che costituiscono la debolezza di Anakin su cui Palpatine fa leva).
Non solo la trasformazione di Palpatine nell'Imperatore è qualcosa di davvero potente e fenomenale.

Il valore della pellicola sta soprattutto nel suo essere (forse un caso unico?) un film fantasy TRAGICO, declinato sui temi del Potere con ascendenze in qualche modo shakespeariane.
Una tragedia che ha il suo apice nell'urlo disperato di Anakin, appena incapsulato nella maschera di Dart Fener, di fronte alla notizia della morte dell'amata: raggiunta consapevolezza di essere stato ingabbiato in ogni senso dal potere che ha corteggiato e blandito, ...consapevolezza, anche, di non avere altra scelta che recitare d'ora in poi il ruolo del pupazzo dell'imperatore, il ruolo del malvagio.
La sua scelta, che non è stata integrale ma è stata plagiata, rappresenta il seme del bene che resiste al fondo del suo animo, e amplifica e rende credibile il significato del suo gesto "finale" (visto 20 anni prima ne "Il ritorno dello Jedi") con cui salverà il figlio, e ucciderà l'Imperatore.