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STAR WARS: EPISODIO III - LA VENDETTA DEI SITH regia di George Lucas

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Requiem     7 / 10  24/05/2005 10:18:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molto spettacolare anche il terzo episodio della saga, in cui finalmente viene raccontato tutto quello che si era immaginato negli anni passati. Il film funziona abbastanza bene, inizia direttamente nel pieno della guerra dei cloni, per incupirsi sempre di + fino all'inesorabile concluisione che si riallaccia direttamente all'episodio IV, ovvero il primo mitico "Guerre stellari".
Buonissima la scelta di farlo iniziare già nel pieno delle ostilità: nella prima trilogia Lucas aveva fatto un secondo episodio troppo di passaggio (stessa kazzata che ha fatto Jackson nel "Signore degli anelli").

Sinceramente cmq gli ho preferito il secondo, In cui Lucas diventa + serio, più cupo, sperimenta ancora, e arricchisce il tutto anche con un po' di romanticismo classico. Qualcuno ha visto in Lucas una specie di Griffith (D.W.) moderno.
Nel terzo episodio questo romanticismo viene messo da parte, Lucas lascia spazio a un po' di scene d'azione all'inizio (quando c'è Christopher Lee), ma poi si concentra sopratutto sulle scelte di Anakin, e il suo avvicinamento al lato oscuro, soggiogato da Palpatine, il futuro imperatore.
Il film si fa + scuro, più cupo, il duello finale tra anakin e Obi , e l'avvenimento cruciale dal quale nasce il Darth Veder che noi tutti conosciamo, avviene su un pianeta infuocato, che sembra Mordor, la dove tutto finisce (e tutto inizia).

Lucas cede un po' sul fronte dei dialoghi (appesantiti dal doppiaggio, stavolta penoso>) e tutto sommato è meno coinvolgente rispetto al secondo.
Non mancano i riferimenti alla politica americana, molto + forti comunque nell'attacco dei cloni, dove si vedeva chiaramente che si trattava di un film diretto dopo l'11 settembre.
Diamo per scontato che la prima trilogia è un'altra cosa. Ma il film è comunque dignitoso, la scelta di tempi è buona, anche se il regista alla fine si preoccupa troppo di far combaciare tutto alla perfezione e quindi di moltiplicare all'infinito (praticamente in ogni scena) i rimandi alla vecchia trilogia, rischiando però un minor coinvolgimento.
Rispetto ai primi due episodi ho notato un miglioramento degli attori. Buona sopratutto la prova di Ewan Mcgragor, perfetto nella parte che era stata di Alec Guinness. Discreto è il cast di contorno, mentre la Portman è uguale a Carrie Fisher.
Bellissima e inquietante tra l'altro la battuta che recita durante la seduta del senato in cui Palpatine annuncia le sue intenzioni. "E' così che muore la libertà: in un applauso scrosciante".
paul  24/05/2005 12:30:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo commento.
Constantine  29/05/2005 15:48:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si.