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ULTIMA NOTTE A COTTONWOOD regia di Don Siegel, Robert Totten

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The Gaunt     7 / 10  31/03/2017 23:04:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Elementi di modernità come i primi modelli di auto, la ferrovia e la luce elettrica in un contesto come selvaggio West. Contesto che vuole essere al passo con i tempi, ma è governato da uno sceriffo vecchia maniera che stride con il progresso tanto invocato dai notabili di paese. Notabili che sono alfieri della modernità tanto da volersi liberare a tutti i costi di questo sceriffo adducendo qualsiasi pretesto, ma che essi stessi si riveleranno come escrescenze di un passatto violento non facile da estirpare. Si respira un'aria molto pessimista che ricorda il Mezzogiorno di fuoco di Zimmermann: un uomo solo contro tutti o quasi. Le traversie produttive che ha avuto questo film si vedono a tratti in lacune di sceneggiatura ed in una regia abbastanza anonima tanto che se non sbaglio questo film è stato il primo ad utilizzare il famoso pseudomino Allen Smithee, poi cambiato definitivamente in Alan Smithee. Disconosciuto quindi sia da Totten, il primo regista che fu cacciato e da Don Siegel che ne prese il posto. Bello il personaggio di Widmark e curioso come si sia scelto questo bravissimo attore, noto per essere uno dei migliori bad guydel cinema americano, in un ruolo da vittima predestinata, alfiere di un passato che tuttavia conosce ancora la differenza tra giusto e sbagliato.